Caldo, freddo, gelo, pioggia, sole. Che il minestrone di previsioni meteo raffazzonate abbia inizio! Da qui in avanti ne leggerete di tutti i colori, davvero.
Starà a voi scegliere se accontentarvi della quantità o se optare per la qualità. E’ una scelta difficile, perché in un’epoca di marasma meteo riconoscere la qualità è diventato impossibile. Se ne leggeono e sentono di tutti i colori, su internet quanto in tv. E non parliamo delle discussioni da bar! Vi sarà capitato, ne siamo certi, di imbattervi in amici e conoscenti che dopo aver consultato l’app di turno si lanciavano in previsioni “fai da te”.
Poi c’è chi pretende di sapere tutto. Il sapientone che vi sa dire che non nevicherà perché fa troppo freddo, o magari che perché il cielo era rosso di sera bel tempo si spera…
Previsioni che non c’azzeccano nulla. Ma come si fa a sparare a zero sulla Primavera senza la benché minima cognizione di causa? C’è chi si sveglia la mattina, dà un’occhiata a quella mappa piuttosto che a un’altra e decreta la sentenza: primavera mite. Oppure primavera fredda. Fateci caso, in queste previsioni – non in tutte chiaramente – raramente troverete approfondimenti scientifici. Raramente vi spiegheranno le dinamiche atmosferiche, difficilmente vi spiegheranno alcuni importanti indici climatici.
Ops, scusate, stiamo utilizzando il termine “previsioni” impropiamente. Non cadiamo nel tranello, ci stavano tirando un brutto scherzo. Non dimenticatevi che se si parla di una stagione non è una previsione. E’ un trend previsionale, se preferite – come dicono alcuni nostri colleghi – un trend evolutivo.
Diffidate da chi, con la sfera di cristallo, ipotizza questa o quell’altra soluzione. Certezze non ne ha nessuno, non si possono avere. Si può ipotizzare qualche scenario ed è quel che troverete anche nei nostri articoli, ma mai fare l’errore di prevedere come sarà una stagione. E’ matematicamente impossibile.
Avrete notato che nel nostro sito si sta parlando di marzo, avrete anche notato che quando è stata proposta una “view” stagionale s’è fatto riferimento ad autorevoli fonti scientifiche (ad esempio alcuni autorevoli centri di calcolo americani). Qui non si gioca, qui si lavora seriamente. Però sta a voi scegliere dove rivolgere l’attenzione, scegliere se puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità. A presto.
Pubblicato da Piero Luciani