Il meteo non promette nulla di buono. Dopo un maggio tormentato, anche giugno faticherà a veder decollare il bel tempo estivo. L’Estate sembrava avviata su un giusto binario, con il caldo improvvisamente scoppiato in questi giorni, e tutto si sarebbe pensato piuttosto che ad un break che si preannuncia lungo.
Il previsto cedimento della pressione nel corso del weekend avvierà così una fase instabile che poi stenterà a placarsi. L’intrusione di un’ansa depressionaria verso l’Italia aprirà poi la strada ad una serie di ulteriori impulsi d’aria fresca.
All’inizio della settimana non ci sarà più traccia dell’anticiclone nord-africano ed il tempo diverrà instabile anche al Sud. L’evoluzione meteo resterà poi ingarbugliata, per via di flussi freschi che spingeranno altra aria instabile a più riprese verso l’Italia.
Lo schema barico non sarà infatti favorevole per un tipo di tempo tipicamente estivo, probabilmente per tutta la prossima settimana. L’anticiclone resterà confinato troppo ad ovest ed influenzerà in modo efficace solo la Penisola Iberica e parte della Francia.
La causa del meteo a lungo instabile
L’Italia verrà a trovarsi lungo il bordo orientale dell’anticiclone, dove infiltrazioni fresche ed instabili riusciranno ad avere la meglio. Una circolazione depressionaria a carattere freddo dominerà tra i paesi centrali ed orientali del Continente Europeo.
In base a questo scenario, per svariati giorni ci ritroveremo a che fare con meteo instabile. Rovesci e temporali, distribuiti a macchia di leopardo, si concentreranno nelle ore diurne a partire dalle zone di montagna, per poi estendersi a gran parte di pianure e fin sulle coste, attenuandosi a fine giornata.
Le temperature si assesteranno su valori prossimi alla media o localmente inferiori. Non farà fresco, ma nemmeno caldo. L’Estate subirà un drastico ridimensionamento rispetto ai giorni conclusivi della settimana in corso.
Proiettandoci sul lungo termine, si intravede una situazione che potrebbe rimanere ancora bloccata sin verso metà mese. L’anticiclone faticherà ad imporsi in pieno sul Mediterraneo Centrale e l’Italia resterà quindi penalizzata da flussi settentrionali che determineranno ancora instabilità atmosferica.