Sta per cambiare davvero tutto, con una svolta meteo davvero imponente per l’affondo fin sul Mediterraneo di una saccatura perturbata coadiuvata da aria d’estrazione polare. L’anticiclone mite primaverile batterà quindi in ritirata, dopo il lungo predominio marzolino.
Sembrano esservi tutte le condizioni per la formazione di una vasta depressione mediterranea, da cui scaturiranno scenari di forte maltempo. Il vortice ciclonico sarà infatti alimentato da impulsi d’aria fredda nord-atlantica, ma al tempo stesso richiamerà correnti miti e umide afromediterranee.
Meteo: Europa occidentale e Italia, acuto MALTEMPO
Queste ultime saranno peraltro causa del generalizzato ritorno delle piogge che caratterizzeranno l’ormai prossima fase di maltempo. A seguito della lenta evoluzione verso est del vortice, l’aria fredda nord-atlantica connessa alla circolazione depressionaria porterà un generale calo termico.
La flessione delle temperature risulterà più significativa al Nord e sulle regioni del versante tirrenico. In linea generale solo su queste aree l’abbassamento termico porterà la colonnina di mercurio localmente al di sotto della media.
Svolta meteo anche a causa del calo temperature
In virtù dell’abbassamento termico, tornerà la neve a quote medio-basse sulle Alpi e sulla dorsale settentrionale appenninica. Non sarà però, in linea generale, un vero e proprio ritorno d’inverno, con l’Italia che sarà peraltro contesa da masse d’aria diverse.
Flussi più miti afromediterranei persisteranno tra regioni centrali adriatiche e al Sud e qui l’abbassamento termico risulterà meno sensibile, pur manifestandosi fra giovedì e venerdì a seguito del maltempo, senza che la colonnina di mercurio scenda al di sotto della media.
In conclusione, avremo un generale raffreddamento in raffronto all’eccessiva mitezza del weekend e di quest’inizio di settimana. Tuttavia, non è in arrivo alcuna ondata di freddo troppo eclatante e il maltempo di stampo quasi invernale non dovrebbe far notizia, sebbene sia una novità assoluta in questa primavera.
Pubblicato da Mauro Meloni