Il meteo estivo del Veneto è tra quelli a maggior rischio temporali di forte intensità, con la genesi di supercelle che sono poi sono causa di nubifragi, raffiche di vento violentissime, grandine anche di grosse dimensioni.
Tra le aree a maggior rischio grandine di grosse dimensioni ci sono la pedemontana tra Schio, Thiene, Breganze, Marostica e Bassano del Grappa.
Le maggiori piogge invece cadono nel feltrino.
Temporali a volte devastanti si osservando nel padovano e sino a Treviso, per poi raggiungere la costa.
Venezia, non di rado, viene presa di mira da violenti temporali con raffiche di vento. Ma in Veneto sono stati osservati i maggiori e più frequenti tornado in Italia.
L’11 settembre 1970, secondo gli archivi meteo, una grande tromba d’aria catalogata come F4 della Scala Fujita (tornado devastante), generatasi sui Colli Euganei, percorse decine di chilometri, raggiungendo Venezia per poi esaurirsi sul litorale del Cavallino causando 36 vittime.
Nella laguna di Venezia, un traghetto fu risucchiato dal tornado e 21 persone morirono annegate. L’evento fu causa di 500 i feriti.
Ma sono davvero numerose le testimonianze di tornado in Veneto.
Una tromba d’aria della Scala Fujita F5 si ebbe nella zona di Volpago del Montello in provincia di Treviso: era il 24 luglio 1930. Sulla base della stima dei danni, i venti raggiunsero velocità prossime ai 500 chilometri orari. Fu un fenomeno da record per l’Italia, che percorse 80 chilometri in 84 minuti e uccise 23 persone. Numerosi edifici furono rasi al suolo.
Fonte meteogiornale.it