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Meteo weekend, importanti novità! Anticiclone in crisi, fronte freddo da nord

Un potente anticiclone domina la scena in Italia e su gran parte dell’Europa, con condizioni da primavera anticipata. La struttura anticiclonica è infatti alimentata da correnti nord-africane, facilitate a risalire alle nostre latitudini per la presenza di un vortice ciclonico sull’entroterra africano.

La stabilità anticiclonica continuerà a farci compagnia ancora per diversi giorni, sempre con clima primaverile e tanto sole. Faranno eccezione le solite nebbie e nubi basse in alcune zone, fenomeno tipico del ristagno dell’aria umida dovuto all’anticiclone.

Le anomalie termiche attese a fine febbraio, con aria più fredda che punterà i Balcani e il Sud Italia

Lo scenario sembra destinato a cambiare nel weekend, momento nel quale i massimi dell’anticiclone si sposteranno verso ovest, tra la Bretagna e le Isole Britanniche. Un fronte freddo, in discesa dalla Scandinavia, tenderà ad erodere l’anticiclone lungo il bordo settentrionale ed orientale.

Cedimento anticiclone solo parziale

La perturbazione fredda dovrebbe dirigersi in gran parte verso i Balcani ed il Mar Nero. Questa appare la traiettoria più probabile in base alle proiezioni dei centri meteo. L’Italia potrebbe rimanere in parte protetta dall’anticiclone, anche se si percepirà un certo cambiamento.

La coda del fronte freddo potrebbe lambire le Alpi Orientali e poi i versanti adriatici con effetti di poco conto, ma la conseguenza meteo principale sarà legata ad una moderata diminuzione termica per l’ingresso dell’aria più fredda al seguito del fronte.

Dopo tanti giorni di temperature ben sopra la norma, nel weekend è atteso un raffreddamento che sarà più che altro un rimescolamento dell’aria. La colonnina di mercurio si riporterà nella norma in particolare sulle alture, sulle regioni adriatiche e ioniche.

Questo attacco all’anticiclone non sortirà comunque l’effetto di avviare una svolta, in quanto l’alta pressione rimarrà ancora in piedi. Bisognerà probabilmente attendere successivi impulsi perturbati dal Nord Europa prima di ritrovare un meteo dinamico e instabile, tipico d’inizio primavera.

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