Nella consultazione dell’ultima elaborazione del Centro Meteo Europeo con validità 46 giorni (ECMWF Control) notiamo consistenti novità sulla linea di tendenza nel lungo termine.
Vediamo brevemente i dati salienti:
innanzitutto, aspetto ormai sempre più delicato, la temperatura a 2 metri dovrebbe salire temporaneamente, con modeste anomalie positive su tutta la parte centro-meridionale dell’Europa, Italia compresa. Le anomalie comunque dovrebbero essere limitate, e azzerate nella regione alpina, dove il meteo sarà sovente perturbato (nevicate), e questo manterrebbe la temperatura prossima alla media. In questa regione sono attese grosse nevicate.
Il freddo, quello vero dovrebbe concentrarsi in una prima fase nel Nord Europa, soprattutto in Scandinavia, dove la temperatura potrebbe mantenersi anche di 10°C sotto la media. Insomma, si avrebbe un clima da congelatore, causato da forti anomalie del Vortice Polare. E attenzione, questa condizione andrà poi a influenzare di nuovo anche l’Italia.
Un temporaneo forte riscaldamento si potrebbe verificare nelle regioni del Mar Nero, dove la temperatura di potrebbe salire sino a circa 5°C sopra valori medio del periodo. Di conseguenza, e ciò viene prospettato per i primi di febbraio, in Italia si avrebbe un’irruzione d’aria fredda.
Col trascorrere dei giorni di febbraio, e cioè abbastanza insolito il modello matematico con proiezioni a così lungo termine, osserviamo un progressivo raffreddamento dell’Europa. Vi invitiamo ad appuntare questa novità, che è non da poco, e assai insolita delle proiezioni a così lungo termine.
Ciò potrebbe alludere ad una fase di gelo? Non lo possiamo sapere, per ora.
Osservando gli altri parametri vediamo che in febbraio aumenterà la frequenza del meteo avverso, con perturbazioni, e temperatura sotto la media che andrebbe a interessare anche l’Italia. Questo favorisce, in genere, maltempo invernale, con nevicate che possono anche interessare località pianeggianti.
A distanze temporali di due, tre settimane, questo tipo di modello matematico difficilmente indica anomalie troppo severe in Europa, perciò le previsioni di temperature anche intorno ai 3°C, se non oltre, sotto la media, è segnale decisamente non poco trascurabile.
Abbiamo già parlato delle precipitazioni che in Italia dovrebbero essere sopra la media. Quindi grande neve ci sarà nell’arco alpino, e non sappiamo se la neve potrebbe cadere anche a quote basse soprattutto nelle regioni del Nord. Ciò è presumibile, comunque.
Per intenderci, dal modello matematico non abbiamo chiare tracce di ondate di gelo, e mai neppure di ondate di calore, però la prospettiva di anomalie termiche maggiori rispetto ai suoi normali standard che prevede, in questo caso più freddo, avvalla le ipotesi di un possibile febbraio freddo in Europa.
In una visione d’insieme, ma con focus verso la parte centro-meridionale dell’Europa carpiamo che tra la fine del mese di gennaio, ma soprattutto nelle prime due decadi di febbraio, ci potrebbe essere un eccesso di aree di bassa pressione, con meteo parecchio avverso. E se fosse anche più freddo, come parrebbe, la neve cadrebbe a quote basse.
Allora, senza andare a scomodare gli indici di comportamento del clima che solitamente vanno a influenzare su vasta scala il tempo atmosferica, e che non hanno un’interferenza così immediata sul meteo in Italia, la proiezione sostiene che febbraio non sarà primaverile, ma piuttosto invernale.
L’inverno è ancora lungo e non ci sono segni del suo finire. E febbraio potrebbe mostrarsi abbastanza cattivo a febbraio, specie nella prima parte del mese.