Ora ci siamo, l’irruzione fredda inizia a traboccare sull’Italia. L’aria molto fredda, che attraversa l’Europa da nord-est verso sud-ovest, è portata sulla nostra Penisola attraverso correnti di bora che iniziano ad entrare sull’Alto Adriatico e penetrare verso la Val Padana.
Gli effetti di questi primi refoli d’aria fredda si fanno sentire tra parte delle Adriatiche ed il Nord-Est per l’avvicinarsi del nucleo d’aria gelida. Ciò comporta un aumento delle nubi e qualche sporadico rovescio nevoso sui rilievi, ma con quota neve in rapido abbassamento.
L’aria fredda entrerà poi maggiormente nel vivo durante la giornata di venerdì, quando andrà a contrapporsi all’ultimo fronte atlantico, a cui si andrà ad associare una bassa pressione in evoluzione dalla Sardegna verso il Tirreno.
La perturbazione determinerà un peggioramento a partire dalle regioni occidentali e verso gran parte del Centro-Sud, con neve che si porterà a quote molto basse per il concomitante flusso d’aria sempre più fredda da nord-est, in intensificazione.
Nevicate fino in pianura da venerdì 12 febbraio
Le nevicate quindi venerdì interesseranno le pianure del Piemonte e dell’Emilia, soprattutto l’area pedemontana. Fiocchi di neve a bassissima quota fino in pianura cadranno anche sulla Toscana interna, con probabile coinvolgimento anche di Firenze.
Le precipitazioni nevose a bassa quota raggiungendo anche Umbria e Lazio interno dalla sera. Sempre a fine giornata, i fenomeni si intensificheranno anche sul medio versante adriatico dove fioccherà diffusamente fino in pianura e a bassissima quota sulla Puglia Garganica.
Il maltempo invernale aprirà la giornata di sabato al Centro-Sud, con le precipitazioni nevose a quote molto basse che raggiungeranno gran parte del Meridione. La neve cadrà fino in pianura e a tratti sulle coste tra Romagna, Marche, Abruzzo, ma anche su interno e Basso Lazio, Umbria, entroterra toscano.
In giornata i fenomeni si attenueranno tra Toscana, Umbria e poi Lazio centro-settentrionale, ma gradualmente anche su Romagna e nord delle Marche. Solo tra Calabria meridionale e Sicilia la quota neve risulterà ancora oscillante tra gli 800 e i 1300 metri, in attesa dell’arrivo dell’aria fredda.
Domenica le precipitazioni prevalentemente nevose si concentreranno tra medio-basso versante adriatico ed alcune aree dell’estremo Sud. La neve si porterà fin sulle coste persino sulla Calabria ionica e a bassissime quote sull’entroterra della Sicilia settentrionale e sulla Sardegna nord-orientale.
L’evoluzione meteo per l’inizio della prossima settimana vedrà ancora possibili nevicate fino a quote pianeggianti, con fenomeni più sporadici e maggiormente localizzati al Sud e sulla Sicilia. Sul resto d’Italia tornerà il sereno, ma il clima resterà glaciale e ciò coinciderà con gelate notturne davvero forti.