L’attesa perturbazione nord-atlantica ha raggiunto con la sua parte avanzata l’Italia. Dopo l’afflusso d’aria fredda delle ultime 48 ore, tutto è pronto per l’avvio della nuova fase di maltempo. Un ruolo importante sarà proprio giocato dalle correnti artiche che hanno riportato l’inverno in questo Natale.
Le correnti umide che accompagnano la perturbazione tendono a scorrere sopra lo strato d’aria rigida che si è sedimentato nei bassi strati sul catino padano. E’ il più classico dei cuscini freddi, stavolta molto solido e pertanto garanzia di neve per un’ampia parte della Val Padana.
Ci sono davvero tutti gli ingredienti per nevicate diffuse e localmente molto abbondanti, vista l’intensità della perturbazione. Il richiamo d’aria più temperata ed umida non sarà così intenso da mettere a soqquadro la tenuta del cuscino freddo nei bassi strati.
Ma allora quando e dove nevicherà? Nella notte la neve inizierà a cadere, specie con l’intensificarsi dei fenomeni, in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, province occidentali dell’Emilia, entroterra ligure. A seguire le nevicate si estenderanno fino al fondovalle verso il Trentino, l’Alto Adige, il Friuli e le pianure venete.
Le nevicate più abbondanti sono attese tra le pianure dell’ovest Emilia e quelle della Lombardia dove si potranno accumulare anche punte di 10-15 cm di manto bianco solo nella notte. Le pianure del Piemonte saranno invece più al riparo e qui la neve cadrà con minore intensità.
Nel mattino di lunedì la neve continuerà a cadere diffusamente fino in pianura in Lombardia, ancora su entroterra ligure e parte dell’Emilia. La neve cadrà anche fino in pianura sulle province interne del Veneto, per poi tramutarsi probabilmente in pioggia.
I fenomeni tenderanno invece ad attenuarsi sul Piemonte. Segnaliamo la possibilità che la neve raggiunga a tratti le zone costiere tra Genova e Savona, mista a pioggia, per l’effetto della Tramontana Scura richiamata dalle valli liguri.
Queste nevicate dovrebbero cessare o attenuarsi notevolmente nel corso della seconda parte di lunedì. Non sarà quindi una nevicata così duratura, ma in molte città risulterà intensa, fra cui a Milano dove sono stimati non meno di dieci centimetri di precipitazione nevosa. Potrebbero essere ben di più.
In diverse zone di pianura il totale neve potrebbe superare i 20-25 cm. Accumuli di neve importanti anche in montagna: tra Appennino Ligure ed Emiliano sono attesi anche 40-50 cm di neve, mentre si supererà il mezzo metro di neve fresca su Prealpi lombarde centro-orientali, Trentino, Dolomiti, Cadore e Carnia.
Sul resto d’Italia la perturbazione si esprimerà sotto forma di pioggia e rovesci a carattere temporalesco, ma anche forti venti burrascosi ciclonici in prevalenza di libeccio con raffiche che potranno essere superare i 100 km/h con mari fino a grossi e ritorno dell’acqua alta a Venezia.
Ad essere colpite dal maltempo, nel corso di lunedì, saranno le regioni centrali, la Campania e la Sardegna. La neve cadrà solo sui rilievi in genere oltre i 1000 metri, ma con quota neve in ulteriore risalita al Centro-Sud, a causa del temporaneo richiamo d’aria mite.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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