Quest’anno la prima parte di dicembre ha regalato clima a tratti invernale, con le prime spruzzate di neve fino in pianura al Nord. Gli accumuli sono stati tutto sommato modesti in genere di qualche centimetro al piano, anche per la scarsa entità dei fenomeni.
La Pianura Padana, per la sua particolare conformazione orografica, è fra le aree dove l’aria fredda tende a rimanere intrappolata al suolo, specie sui settori occidentali incastonati fra Alpi e Appennini. Queste prime nevicate sono state agevolate dalla presenza di un po’ di freddo nei bassi strati.
In Pianura Padana nevica quasi sempre quando si verifica lo scorrimento d’aria più mite ed umida in quota al di sopra dello strato d’aria fredda al suolo. Figuriamoci quindi quel che avviene al seguito d’irruzioni fredde toste, quando si genera un forte “cuscinetto gelido” nei bassi strati, difficile da scalzare.
Un tipico evento di neve da cuscinetto e da sovrascorrimento d’aria più mite ed umida avveniva esattamente 8 anni fa, il 14 dicembre 2012, con molte aree di pianura sotto la neve fin sul Triveneto e questo non capita certo così spesso.
Le maggiori nevicate si verificarono in Lombardia con accumuli anche superiori ai 20 cm nel bergamasco, fino a 10-12 cm su Milano. Tuttavia la neve non perdurò così a lungo, complice un richiamo d’aria mite molto intenso che tramutò abbastanza rapidamente la neve in pioggia.
Nelle ore serali la neve lasciò spazio alla pioggia, tranne che su alcune aree pianeggianti di Piemonte, Ovest Lombardia ed Ovest Emilia. Nel passaggio da neve a pioggia non mancarono episodi di gelicidio in alcune aree di fondovalle dell’entroterra ligure e lungo l’Appennino Emiliano.
Rimani aggiornato in tempo reale su questa tematica direttamente sul tuo dispositivo, iscrivi ora!