Negli ultimi giorni il clima rigido si è associato a qualche spruzzata di neve fino a bassa quota lungo il versante adriatico, in particolare sulla Puglia, ed in alcune aree interne del Sud. Ora lo scenario sta cambiando, per il subentrare d’aria molto più mite da occidente che chiuderà la fase invernale.
Nonostante il tentativo di rimonta dell’anticiclone, diverse perturbazioni veicolate da correnti nord-occidentali transiteranno a più riprese sull’Italia. Non ci sarà vero e proprio maltempo, ma non mancheranno nevicate seppur confinate alle Alpi e ad alcune aree dell’Appennino.
La circolazione d’aria più mite oceanica produrrà un netto rialzo termico anche in quota, con la conseguenza che il limite delle nevicate si appresta a salire decisamente di quota, anche per quanto concerne l’Arco Alpino.
Previsioni neve
Ma vediamo nel dettaglio: già oggi, giovedì 28 gennaio, comincia il viavai di perturbazioni con un primo fronte addossato alle Alpi. La neve, viste le correnti da nord-ovest, si limiterà ad interessare le aree di confine e interesserà più direttamente, con fenomenologia più consistente, i versanti esteri.
La quota neve, come detto, è in salita specie sulle Alpi Nord-Occidentali, dove il limite delle nevicate è previsto risalire sopra i 1500 metri, pur in presenza di bufere abbondanti in alta quota sulla Valle d’Aosta. Sulle Alpi centro-orientali la quota neve sarà invece attorno agli 800/1000 metri, ma in ulteriore aumento.
Venerdì 29 ci sarà una nuova perturbazione adagiata sulle Alpi, con recrudescenza dei fenomeni nevosi più consistenti lungo il settore ovest, specie in Valle d’Aosta. La neve sarà ancora inizialmente relegata oltre i 1800 metri, per poi calare verso i 1100-1200 metri entro sera, in presenza di fenomeni più modesti.
Sulle Alpi Orientali la quota neve si confermerà più bassa, ma sempre su livelli superiori ai 1000 metri. La perturbazione avrà modo di coinvolgere anche le aree dell’Appennino Centro-Settentrionale, con neve solo sulle vette oltre i 1800-2000 metri. Ci sarà la parziale fusione della neve accumulata a quote più basse.
Nel weekend irromperà una nuova perturbazione più organizzata che porterà altra neve dai 1000 metri sulle Alpi, mentre in Appennino nevicherà oltre i 1200-1500 metri. Interverrà aria un po’ più fredda soprattutto domenica, quando le nevicate probabilmente si concentreranno sulla dorsale appenninica.