Prendiamola con le pinze, ma questa ipotesi meteo climatica è una di quelle che a partire dal 20 luglio potrebbe prendere il sopravvento.
Lo sappiamo, abbiamo scritto di un possibile cambiamento e di una seconda parte di luglio all’insegna della normalità ma quando c’è l’Anticiclone africano di mezzo non si può scherzare. Tutto può cambiare da un momento all’altro e non sembra che abbia intenzione di arrendersi tanto facilmente.
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Perché vi diciamo ciò? Semplice, perché osservando i modelli matematici di previsione abbiamo subito notato variazioni mattutine importanti, variazioni orientate al ritorno dell’Alta Pressione per colpa di una depressione atlantica in affondo a ovest dell’Europa occidentale.
Sarebbe questo il movimento assolutamente deleterio perché sappiamo fin troppo bene che quando ciò accade registriamo l’inevitabile risposta sahariana. Ora, non vogliamo scoraggiare nessuno anche perché sino a ieri le carte previsionali ci mostravano ben altri scenari. Ma dobbiamo certamente ragguagliarvi sulle novità, perché qualora dovessero essere confermate poi magari ci verrebbe rimproverato il fatto di non avervi avvertito.
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Sino a ieri, lo ripetiamo, nelle carte previsionali si vedevano scenari differenti. Scenari meteo climatici sicuramente meno estremi, anzi diciamo pure normali. Eravamo contenti e lo siamo ancora, perché se così fosse si procederebbe verso la decantata stagionalità mensile. Le proiezioni stagionali dovranno pur prenderci almeno un po’.
Proiezioni stagionali che ci parlano di un agosto estremo, di un agosto all’insegna degli alti e dei bassi. Anticicloni africani pronti a primeggiare, intervallati da incursioni fresche che potrebbero scatenare ondate temporalesche preoccupanti. Al di là di tutto la nostra speranza è una, ovvero che non si vadano a creare le condizioni ideali per quei surplus di calore che al minimo accenno d’aria fresca provocano quello che ben sappiamo.
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In conclusione dobbiamo però aggiungere un altro elemento, ossia che in seno all’Europa sta avvenendo un importante cambiamento circolatorio. Un cambiamento appannaggio delle perturbazioni, del fresco e dei temporali. Un cambiamento che scaverà una ferita profonda, difficile da sanare in quattro e quattr’otto. Quindi, prima che l’Anticiclone africano torni sulla scena, dovremo capire se tale ferita continuerà a sanguinare oppure no.
Pubblicato da Alessandro Arena