Qual è il motivo? Tutti a chiederselo, tutti a non capire come mai i modelli previsionali abbiano virato così pesantemente e così improvvisamente.
Uno dei motivi risiede sull’imprevedibilità della meteorologia, non dimentichiamoci che non a caso è definita una scienza inesatta. Un altro motivo risiede nei fragili equilibri che si sono venuti a creare negli ultimi giorni, ovvero nell’aspra battaglia tra l’Oceano Atlantico e il gelo siberiano.
Nel mezzo, non scordiamocelo, c’è l’Alta Pressione che momentaneamente si è stabilita sulla Penisola Iberica – punto di partenza per l’espansione meridiana e la strutturazione di un bel blocco – ma che nei prossimi giorni scivolerà verso est sotto l’incalzante spinta ciclonica oceanica.
Esatto, ecco ciò che manderà a ramengo i piani dell’Inverno: l’Atlantico. Atlantico che, lo avevamo detto, qualora avesse spinto con più foga in direzione ovest avrebbe inevitabilmente provocato lo spostamento dell’Anticiclone. Detto fatto, come si suol dire. E’ quel che accadrà in settimana, allorquando il basamento anticiclonico si dirigerà verso Algeria e Tunisia.
In un primo momento potrebbero esserci delle insidie umide oceaniche, quanto basta per tenere un attimino a bada la rimonta anticiclonica. Ma col passare dei giorni tali insidie potrebbero venir meno e a quel punto ci si troverebbe sotto una cappa stabilizzante niente male. Sole, temperature in forte aumento, ma anche nebbie e gelate notturne.
Insomma, dopo averne fatto volentieri a meno per gran parte dell’Inverno si tornerà a parlare prepotentemente di anomalie termiche positive e molto probabilmente di Anticiclone Africano.