Il gelo tiene sotto scacco l’Europa Centro-Orientale, dove l’ondata di correnti glaciali, provenienti dalle latitudini russo-siberiane, sta toccando l’apice. L’estremo ovest Europa è invece alle prese con una circolazione più mite, in particolare la Penisola Iberica dove freddo e neve imperversavano pochi giorni fa.
I termometri sono piombati ulteriormente verso il basso su tutta l’area tra il Baltico e le nazioni della parte orientale del Continente, con punte di -26 gradi in Bielorussia, -21° in Lituania e -18 in Ucraina, tutte zone dove oltretutto sono in atto ancora delle nevicate. Kiev si è fermata a -17 gradi.
Nella Russia europea la colonnina di mercurio è scesa fino a -38 gradi, con Arcangelo che ha misurato una temperature minima di -36°C. A San Pietroburgo e Mosca il termometro si è avvicinato la scorsa notte alla soglia dei -20 gradi.
Il severo raffreddamento ha colpito anche il cuore del Continente, con la colonnina di mercurio che ha raggiunto i -16°C in Polonia, i -15°C in Romania. Il termometro fino a -14°C in Germania e sotto i -12°C sull’est della Francia.
Oltre al clima gelido, le nevicate hanno diffusamente colpito molte zone di pianura del Centro Europa e dei Balcani. La neve è caduta con particolare abbondanza in Svizzera, grazie ad un fronte adagiatosi sui confini settentrionali alpini. Su Zurigo si è avuta la nevicata più abbondante degli ultimi 15 anni.
Il freddo, seppur più attenuato, ha raggiunto anche l’Italia. Le temperature minime in Val Padana sono scese sottozero, fino a -6°C. Bolzano ha registrato -8°C, Tarvisio -13°C e sulle aree alpine orientali si sono misurati picchi di -15°C a circa 2000 metri di quota.
Il clima invernale perdurerà ancora per molti giorni, anche se su parte dell’Europa Centro-Occidentale andranno subito a sovrapporsi masse d’aria meno rigide nord-atlantiche. Si creeranno così le condizioni per nuove nevicate fino in pianura, anche tra la Francia e la Germania.