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Previsioni campate in aria? Ce ne sono troppe in giro

Stiamo entrando in quel periodo dell’anno dove fare una previsione meteo più o meno corretta più cambiarvi la giornata. Prevedere il tempo, nell’era della globalizzazione sfrenata e del progresso tecnologico costante, può sembra facile ma non lo è affatto.

Improvvisarsi è rischioso, oltre che pericoloso. Gioco forza cimentarsi in previsioni meteo quando non si hanno le competenze per farlo è un esercizio censurabile. Senza andare troppo lontano: cos’è successo i giorni scorsi tra Liguria e Piemonte? Purtroppo lo sappiamo tutti: c’è stata una terribile alluvione. Le mappe previsionali lo lasciavano intendere e se ricordate non più di una decina di giorni fa parlammo di “ottobre alluvionale”.

Comincia il periodo delle previsioni farlocche.

Ora, guardare una mappa son bravi tutti. Ma saperla interpretare no, non è per tutti. Una sbagliata interpretazione può far saltare il banco, indi per cui vi invitiamo a scegliere con molta cura i vostri “previsori” preferiti.

Dicevamo, stiamo entrando in quel periodo dell’anno dove fare una previsione meteo più o meno corretta può cambiarvi la giornata. Esatto, è proprio così, soprattutto ora che l’Autunno entrerà nella piena maturità e soprattutto ora che l’Inverno appare già all’orizzonte. Se ne leggeranno di tutti i colori, soprattutto sul trend meteo climatico invernale. Ovvio che catturare l’attenzione dei lettori conviene, ma a che pro.

Quando si stila una previsione, ancor più una proiezione, bisogno attenersi all’esperienza professionale e non inventarsi nulla. Neppure ingigantire un qualcosa. Ci si deve limitare all’interpretazione modellistica e da lì stilare un bollettino. Se poi sarà da rivedere lo si rivedrà anche a poche ore dagli eventi, l’importante è non dover cambiare le carte in tavola perché magari in precedenza si erano prese strade pericolosamente articolate.

Per concludere, quindi, occhio a quel che leggete.

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