Il 20 marzo ha segnato l’inizio della primavera, quella astronomica che è poi quella considerata nell’immaginario collettivo. Il grande freddo sta accompagnando quest’inizio di primavera, tanto che si può dire che rimaniamo ancora in pieno inverno dal punto di vista climatico.
Lo schema barico attuale vede infatti l’anticiclone atlantico sbilanciato a nord verso la Penisola Scandinava e il Baltico, così da favorire l’afflusso di gelide correnti artiche continentali direttamente dalla Russia verso l’Italia.
La situazione sta però per cambiare, con la demolizione dell’attuale circolazione atmosferica. Tempo qualche giorno e le correnti fredde saranno solo un ricordo, con l’anticiclone che tornerà a distendersi sul Mediterraneo, accompagnando l’arrivo di una circolazione d’aria più mite occidentale.
Ci saranno tutti i presupposti per l’avvio della primavera, quella vera. Certo, non saranno i primi tepori della stagione, visto che abbiamo avuto un anticipo precoce di primavera già a febbraio, da cui sono derivate le fioriture troppo anticipate, ora danneggiate dal gelo.
Inverno addio, ma occhio ai colpi di coda
La storia della Primavera 2020 è dunque partita dall’Inverno, da quell’Inverno che sembrava ampiamente finito. Il meteo sorprende sempre. Troppo caldo? Arriva il freddo. Non piove? Pioverà troppo. Non nevica quando deve? Occhio alle sorprese fuori stagione sempre dietro l’angolo.
Credere ora, basandosi sulle proiezioni stagionali, che la storia primaverile sia già messa nero su bianco si sbaglia di grosso. Il tepore in vista fra fine marzo e inizio primavera non ci metterà al riparo da nuovi possibili colpi di coda dell’inverno.
Prima o poi il Vortice Polare toglierà il disturbo ed ecco che la storia della Primavera è ancora tutta da scrivere, per via di particolari dinamiche atmosferiche legate al cosiddetto “final warming”, il riscaldamento finale della stagione in stratosfera.
La primavera potrebbe quindi oscillare tra ulteriori estremi climatici davvero non di poco conto. Possiamo però augurarci di poter vivere spazi di primavera all’aperto, dopo che già la primavera 2020 era trascorsa tutta da reclusi, per la drammatica emergenza sanitaria che sta attanagliando il mondo.