Stiamo continuando a monitorare i vari aggiornamenti dei modelli stagionali, quindi stiamo cercando di capire quale potrebbe essere il trend meteo climatico primaverile e quali potrebbero essere le conseguenze sulle nostre regioni.
Il trend che va per la maggiore vorrebbe mesi di aprile e maggio tutto sommato “normali”, forse con qualche eccesso termico e con locali carenze pluviometriche, ma visto e considerato che le proiezioni stagionali vanno prese con le molle siamo fiduciosi che vari elementi possano regalarci scenari decisamente più dinamici.
Ricordate l’Inverno? Tutti a darlo per spacciato prima ancora che iniziasse, poi sappiamo com’è andata. Non sarà stato un Inverno memorabile, ma abbiamo avuto molte precipitazioni, qualche ondata di freddo e abbiamo addirittura rischiato l’evento gelido. Ecco, la Primavera potrebbe ribaltare pronostici che, ad oggi, paiono fin troppo scontati.
Dovremo stare attenti in particolar modo alla dissoluzione del Vortice Polare e agli strascichi di una Nina che non intende abdicare. Tradotto in soldoni: chi parla di Primavera secca, o siccitosa che dir si voglia, secondo noi sta azzardando. Aprile potrebbe riservarci periodi anticiclonici niente male, ma maggio potrebbe stravolgerne l’andamento proponendoci al contrario periodo d’instabilità marcata e precipitazioni localmente abbondanti.
Occhio soprattutto alle cosiddette “gocce fredde”, ovvero a quelle strutture cicloniche secondarie che potrebbero penetrare all’interno dell’Alta Pressione creando non poco scompiglio. Considerando i contrasti termici potrebbero verificarsi ondate di maltempo particolarmente cattiva e in alcune regioni potrebbe piovere più del normale. Altro che Primavera siccitosa…