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Prime grandinate, sintomo inequivocabile delle turbolenze primaverili

Uno dei fenomeni atmosferici più pericolosi, spesso odiati, è rappresentato dalla grandine. Grandine che può provocare danni di varia natura, a seconda dell’intensità e della dimensione dei chicchi.

E’ cominciata la stagione della grandine

E’ giusto parlarne perché le prime, abbondanti grandinate ci sono già state. Era prevedibile, d’altronde l’arrivo del freddo ha esaltato i contrasti termici – si arrivava da tepori primaverili evidenti – e le nubi convettive non si sono fatte attendere. Nubi a sviluppo verticale, temporalesche, tipiche della primavera-estate.

Dicevamo dei danni. In questo periodo la dimensione dei chicchi quasi mai è preoccupante (salvo eccezioni, come ad esempio accaduto l’altro ieri nel senese), se non per il comparto agricolo. In questo caso chicchi di 1-2 cm possono far danno, molto danno. Stiamo entrando nel pieno del periodo vegetativo, nel periodo delle fioriture, motivo per cui chi lavora nel settore è molto attento alle previsioni meteo.

Quando i chicchi arrivano a 3 cm possono far danno alle auto. Ci si arriverà più avanti, anche se ovviamente la speranza è che non si verifichino episodi di questo tipo. Quando si va oltre 3-4 cm sono dolori, perché a quel punto i chicchi possono far danno anche alle abitazioni e alle persone.

Insomma, la Primavera sta per entrare nel vivo e con essa la stagione delle grandinate.

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