L’ondata di caldo dal Sahara, che ha colpito nei giorni scorsi l’Italia Centro-Meridionale, ha lasciato un’impronta indelebile. La colonnina di mercurio si è portata su valori incredibili per febbraio, in quello che è il mese statisticamente più freddo dell’anno almeno sulle regioni del Sud.
In Sicilia, nel palermitano la colonnina di mercurio ha sfiorato i 30 gradi nell’osservatorio astronomico di Palermo. Sull’aeroporto di Punta Raisi è stata registrata una temperatura minima di +18.4°C, nuovo record di valore minimo più alto da inizio rilevazioni che batte i +18.0°C del febbraio 1979.
Sardegna sugli scudi
Il 6 febbraio altre località hanno raggiunto dei record. Spicca la Sardegna in particolare, fra le stazioni meteo della rete dell’Aeronautica Militare. Alghero ha raggiunto i 24.3°C, nuovo record mensile che batte il precedente di 23.9°C risalente al 21 febbraio 2004.
Nuovo record anche per Capo Caccia, non distante da Alghero, con +26.0°C, addirittura tre gradi più alta del record precedente. Il vecchio record risale sempre al 21 febbraio 2004, durante un’ondata sahariana imponente che portò pioggia e neve rossa su tutta Italia.
Sempre in Sardegna, alcune stazioni meteo amatoriali hanno registrato temperature altissime in piena notte, fra il 6 e il 7 febbraio, fino a 25-26 gradi in alcune località del Sulcis e dell’oristanese, a causa di correnti favoniche. Tale evento non avrebbe precedenti nel periodo.
Altri record di temperatura, fra le stazioni meteo nazionali, sono stati misurati a Viterbo con +20.9°C (precedente primato di +20.7°C del febbraio 2014). Il 5 febbraio Campobasso ha raggiunto i 20 gradi, eguagliando il record di caldo del febbraio 1998 e febbraio 2011.
Il clima del weekend è stato davvero folle, più simile a una tarda primavera. Ma l’inverno non è assolutamente finito. Il gelo potrebbe irrompere verso metà mese e sarebbe clamoroso se dall’estremo di caldo si passare all’estremo di freddo. Tutto è possibile.