Siamo entrati nell’ultima parte dell’inverno, nel pieno di un febbraio che non di rado regala le migliori performance in fatto di freddo, gelo e neve. Sarà così anche quest’anno? Chissà, non è affatto da escludere, per quanto possa sembrare inverosimile dinanzi all’esplosione del caldo primaverile di questi giorni.
Fino a questo momento si può dire che l’inverno 2020/2021, nel complesso, abbia fatto il suo dovere anche sull’Italia, non sono mancate fasi fredde e nevose. E’ mancato però il grande evento. Dare un giudizio definitivo sull’inverno è però ancora prematuro, non essendo ancora giunto a conclusione.
L’Europa è al momento spaccata in due. Da una parte il gelo continentale dilaga con moto retrogrado, da est verso ovest, sull’Europa Settentrionale e fin su parte delle nazioni centrali. Tutt’altra situazione sull’Europa Meridionale, dove le temperature sono elevate a causa dell’anticiclone subtropicale.
L’Italia è pienamente coinvolta dall’azione calda africana, che sta portando le temperature su livelli esagerati per il periodo. Sulle Isole Maggiori il termometro sta raggiungendo picchi di 27-28 gradi, non distanti dai record per il periodo.
Questo caldo rischia però di essere un boomerang, una falsa illusione di primavera che tanti stanno già pregustando. Non a caso, già nel corso del weekend una perturbazione atlantica dovrebbe spazzare via quest’eccesso di caldo, riportando un clima più normale.
Altre perturbazioni seguiranno la prossima settimana, in un contesto climatico non particolarmente freddo. Una massa d’aria gelida rimarrà sempre in agguato, ben radicata sull’Europa Centro-Settentrionale, alimentata da continui contributi provenienti dalla Russia, il famigerato Burian.
Ecco come il gelo arriverebbe sull’Italia
Ebbene, tra il 10 ed il 12 febbraio il blocco gelido tenderà a spostarsi leggermente più ad est, invadendo gran parte dell’Europa Centro-Orientale e i Balcani. Nel contempo, un’area anticiclonica potrebbe rafforzarsi tra la Penisola Iberica e la Scandinavia, chiudendo la porta al flusso atlantico alle nostre latitudini.
Se questa tendenza venisse confermata, si creerebbero tutte le condizioni per la retrogressione del lago d’aria gelida verso l’Italia ed il Mediterraneo. I principali centri meteo ipotizzano un possibile intenso ingresso a metà mese del gelo continentale dai Balcani verso l’Italia, di durata chiaramente da definire.