Nelle ultime ore molti di voi, girovagando per la rete, avranno sentito parlare di Ciclone Mediterraneo, di Medicane è quant’altro. Il riferimento, per chi non lo sapesse, è relativo al vortice ciclonico che ha preso di mira l’arcipelago delle Baleari e che pian piano si avvicinerà alla Sardegna.
Dando un’occhiata ai modelli previsionali a più alta risoluzione c’è il rischio che entro le prossime 24-36 ore possa formarsi un vero e proprio MEDICANE sulle Isole spagnole.
Il MEDICANE non è altro che un ciclone tropicale mediterraneo e il suo nome deriva dall’unione dei vocaboli inglesi Mediterranean e Hurricane.
Il suo sviluppo è considerato raro, anche se forse a causa del progresso tecnologico degli strumenti utilizzati per il monitoraggio del tempo, grazie (o a causa) all’aumento della temperatura del mare degli ultimi decenni e per via dell’estremizzazione di alcuni pattern atmosferici anche in sede Mediterranea, i casi di MEDICANE stanno aumentando.
Stiamo parlando di cicloni di superficie il cui aspetto visivo e il cui meccanismo di funzionamento interno è molto simile a quello di un ciclone tropicale ma senza ovviamente la genesi a latitudini tropicali e senza la condivisione di altre caratteristiche tipiche dei cicloni tropicali veri e propri.
Questi aree cicloniche hanno una dimensione inferiore in termini orizzontali e quindi sono classificati come cicloni a mesoscala e sono scientificamente ben documentati.
È necessario sottolineare che possono verificarsi in qualsiasi zona marittima del globo, indipendentemente dal fatto che siano regioni collocate ad alte latitudini piuttosto che su mari freddi o oceani. In questi casi, nella lingua anglosassone, viene dato il nome generico di Tropical Like Cyclones o cicloni simili a quelli tropicali.
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