Settembre 2020 non è stato certo freddo come invece stiamo sperimentando in parte ad ottobre, tutt’altro. Alla fine di settembre si era diffusa sui mezzi d’informazione una notizia non veritiera, potremmo definirla quasi una bufala, la quale riferiva che il settembre 2020 in Italia fosse stato il più freddo dell’ultimo secolo.
Assolutamente nulla di vero, semmai solo le temperature registrate negli ultimi giorni del mese furono tra le più basse degli ultimi decenni. L’Italia venne investita da una notevole irruzione di freddo precoce venuta però dopo un settembre che per il resto era stato molto caldo.
In attesa di vedere il dettaglio dell’Italia, per ora possiamo dire che il settembre appena trascorso è stato il più caldo a livello globale, da inizio rilevazioni. Le analisi Copernicus indicano un’anomalia termica di 0,63°C rispetto alla media trentennale 1981-2010.
Tale anomalia è di 0.05°C più elevata rispetto al settembre 2019. Ha fatto molto caldo in vaste aree del Pianeta, ma gli scarti dalla norma più forti hanno riguardato anzitutto la Siberia e parte del Mar Glaciale Artico come avviene da tanti mesi, poi il Medio Oriente e alcune parti del Sud America e dell’Australia.
Sono poche le zone dove invece il clima è stato fresco e fra queste rientra l’area del Pacifico tropicale laddove a determinare tale anomalia è la presenza de La Niña. Temperature leggermente sotto media hanno riguardato anche altre porzioni oceaniche dell’Emisfero meridionale.
Il caldo eccezionale non ha risparmiato nel suo insieme nemmeno l’Europa, dove settembre 2020 risultato il più caldo mai registrato, con un’anomalia di ben 1.8°C rispetto alla media 1981-2010, di 0.2°C superiore precedente record di settembre 2018.
Fra le zone più calde del Vecchio Continente spicca gran parte del comparto orientale, ma anche la zona tra Francia e Belgio dove erano state registrate temperature record verso metà mese. L’Italia non è stata fra le zone più calde, ma settembre si è comunque classificato come mese più caldo del normale.