Il maltempo estremo avuto nei primi giorni di settembre, con forti criticità al Nord Italia per le abbondanti piogge e i nubifragi, non deve sorprendere più di tanto. Ormai siamo peraltro abituati agli sbalzi estremi che ci catapultano all’improvviso da uno scenario all’altro.
I primi peggioramenti meteo settembrini, quelli che annunciano il cambio di stagione, possono risultare molto pericolosi per l’elevatissimo surplus termico sia in atmosfera che sul mare. Ciò è inevitabile nel periodo di fine estate.
Settembre, anche nella sua prima parte, presenta quindi un elevatissimo rischio per le alluvioni lampo. Risale ad ormai 6 anni fa l’alluvione che aveva colpito in modo distruttivo parte del promontorio del Gargano proprio nei primi giorni di settembre.
Le piogge record in Puglia
La Puglia Settentrionale venne a trovarsi per più giorni nell’esatta zona di convergenza fra correnti più calde ed umide marittime rispetto a quelle più fresche balcaniche. Un evento del tutto simile, più debole e localizzato, si ebbe anche l’anno precedente.
Il maltempo venne innescato da violentissimi temporali a carattere autorigenerante. Diverse le zone devastate, fra queste spiccano i villaggi camping verso il mare tra Peschici e Vieste, di cui vi proponiamo le immagini. Si ha così una parvenza d’idea della forza impressionante d’acqua e fango.
La pioggia caduta fu eccezionale, davvero senza precedenti: nel periodo 1-6 settembre 2014 sono stati nel complesso oltre 600 i millimetri caduti su San Giovanni Rotondo e quasi 550 su San Marco in Lamis. Ancora, quasi 400 mm caddero su Cagnano Varano e 350 su Vico del Gargano.
Ci sarebbe anche il dato, ancor più sbalorditivo, dei circa 900 mm complessivi caduti su Falcare (di cui ben oltre la metà caduti nell’arco d’appena 24 ore durante la sola giornata del 4 settembre), che testimoniano l’eccezionale mole di pioggia che devastò diverse zone, fra cui anche Peschici con i camping spazzati via da acqua e fango.
Fonte meteogiornale.it