Da alcuni giorni anche noi vi parliamo di quello che potrebbe succedere il prossimo inverno, dove una serie di indici climatici, opposti tra di loro, andranno a influenzare fortemente la stagione. Ciò che potrebbe scaturire da questa serie di condizioni abbastanza anomale, è un inverno caratterizzato dal meteo più estremo del solito. Burrascoso.
Sostenere che sarà un inverno più freddo o più caldo rispetto alla media per una singola area geografica, attualmente è pressoché impossibile. Le linee di tendenza climatiche vedono un riscaldamento del nostro Emisfero maggiore rispetto a quello meridionale, e questo succede anche durante la stagione invernale, e lo consideriamo come una sorta di bagaglio climatico attualmente irrisolvibile, una sorta di punto di partenza insomma.
Eppure, quel quasi 1°C in più della media non cancella l’inverno, che giungerà come tutti gli anni.
Abbiamo visto che nonostante cambiamenti climatici, su alcune aree geografiche si sono avuti degli inverni molto rigidi, al contrario l’Europa non fanno altro che susseguirsi una serie di stagioni invernali miti. Ma stavolta c’è una novità che gli altri anni non si era manifestata: in Oceano Atlantico ci sono il Blob di cui tanto si era parlato che ha raggiunto le coste europee nordoccidentali, ma poi c’è un rilevante riscaldamento di quella che è la Corrente del Golfo. Questa segna attualmente anche picchi di oltre 3°C oltre la norma nelle sue temperature superficiali. Attenzione, l’anomalia complessiva di tutta la massa d’acqua è circa 1°C.
Con tali premesse potremmo ipotizzare un inverno più mite della media. Ma abbiamo già visto in passato che tale corrente, quando era più fredda della norma non ha portato inverni freddi nel nostro continente.
Ma, questo riscaldamento già parecchio incuriosito.
Gran parte delle acque del nostro Emisfero sono più calde della media, per effetto della stagione estiva decisamente calda che abbiamo trascorso. E a dirlo non siamo noi, ma le maggiori istituzioni climatiche mondiali. Questo dimostra che il clima è influenzato da fluttuazioni verso il caldo. Allo stesso tempo però osserviamo che l’emisfero meridionale presenta temperature che sono simili alla media di riferimento.
Eppure, da loro si sta appena concludendo quella che una stagione estrema: l’inverno. Stagione che nel nostro emisfero, sovente negli ultimi anni è stata più calda rispetto alla media. C’è una discrepanza termica considerevole tra i due Emisferi, le cui cause non oggetto di studio. Ci sono congetture, ipotesi, ma non certezze sulle cause.
Osservando le anomalie delle terre emerse del nostro Emisfero viene l’angoscia: attualmente la temperatura è di 1,2°C sopra la media, e di ben 3,8°C nella regione artica. Un vero disastro.
Ma, la regione del Polo Sud misura una temperatura media di -1,8°C rispetto alla norma. Per meglio intenderci, una vastissima area e più fredda della media da quelle parti, dove già il gelo è di casa.
Ma torniamo all’origine del nostro approfondimento: la Corrente del Golfo. La velocità con cui transita verso nordest dal Golfo del Messico non è cambiata, le acque dolci provenienti dal disgelo della Groenlandia, rallentano quel processo che genera il riscaldamento delle acque superficiali. Insomma, sta morendo, nulla è cambiato, e le previsioni vedono la sua fine entro fine secolo, se non molto prima.
La Corrente del Golfo si è solo temporaneamente riscaldata per effetto delle alte temperature molto alte che ci sono state nel Nord America, e che hanno influenzato i mari circostanti.
Stessa cosa è avvenuta nel nostro Mar Mediterraneo, che attualmente soprattutto nella parte centro-orientale è caldissimo rispetto alla norma.
Insomma, la Corrente del Golfo non è buona salute, anche se attualmente le acque superficiali misurano temperatura superiore alla media. Perciò nulla è cambiato, è gli indici di comportamento del clima sono favorevoli a intemperie invernali, e quindi anche ad eventuali irruzione d’aria fredda più accentuate rispetto agli altri anni del nostro Emisfero.
Per ora abbiamo l’eredità della caldissima estate 2020, con amplissime aree delle terre emerse che hanno temperature sopra la media. Ma ci sono delle vaste regioni che misurano già temperature sotto la norma.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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