L’inverno va assopendosi, dopo la grande performance collegata all’irruzione d’aria gelida dalla Russia. Masse d’aria più miti ed umide hanno scalzato il freddo preesistente, con temperature che si stanno riallineando quasi ovunque su valori più consoni al periodo.
Questa mitezza è però solo l’antipasto di quanto avverrà dal weekend quando ci sarà l’elevazione di un promontorio anticiclonico subtropicale verso il Mediterraneo e l’Europa, addirittura sino ad arrivare al Baltico e alla Scandinavia meridionale.
Tale rimonta anticiclonica scaturirà dalle dinamiche della Depressione d’Islanda con l’affondo di una saccatura verso l’Atlantico Portoghese. Aria fredda affonderà verso il Marocco, mentre aria più calda risalirà verso il Mediterraneo e l’Europa Centro-Occidentale.
In tal modo, l’anticiclone si gonfierà a dismisura, con massimi di pressione attesi tra l’Italia e le nazioni centrali dell’Europa. Di conseguenza avremo una fase di piena primavera, con notevole riscaldamento termico, specie nel momento in cui la bolla d’aria tiepida si collocherà sopra l’Italia la prossima settimana.
Caldo anomalo, ma anche inversioni termiche
Il tepore sarà più avvertito nelle ore centrali diurne, con valori diffusamente sopra media e caldo più anomalo in montagna. Da segnalare le forti inversioni termiche, fenomeno tipico dell’anticiclone, con clima più freddo la notte in pianura e sulle valli piuttosto che sulle alture.
Questo strapotere anticiclonico determinerà meteo molto stabile, con le perturbazioni atlantiche relegate molto a distanza e costrette a salire molto di latitudine. Il tempo non sarà sempre ovunque soleggiato, in quanto non mancheranno locali nubi soprattutto marittime, specie tra Liguria e Toscana.
Il predominio dell’alta pressione sembra avere tutte le intenzioni di mantenersi a lungo. Andrà però monitorata l’area ciclonica che dall’Atlantico Portoghese tenderà ad isolarsi tra Algeria e Marocco, con possibili disturbi a lambire le Isole Maggiori.
In merito ad eventuali cambiamenti meteo più importanti bisognerà attendere almeno fine mese. Talune proiezioni modellistiche continuano infatti ad intravedere il possibile sbilanciamento dell’anticiclone verso nord in indebolimento sull’Italia, dove però sopraggiungere infiltrazioni d’aria fredda da est.