Solo qualche anno fa quando cambiava l’ora dovevamo aggiustare l’orario in tutti i dispositivi, che si trattasse di orologi o radioline, nonché sui primi telefoni cellulari. In genere lo si faceva la notte del sabato poco prima d’andare a letto, anche se il cambio dell’ora avviene esattamente alle 3 del mattino.
Oggi è invece tutto cambiato. Grazie alla tecnologia, sui nostri PC, sui telefonini e sugli smartwatch, ormai di uso ampiamente diffuso, l’orario si sposta automaticamente, senza che dobbiamo porre in essere alcun intervento manuale.
Il passaggio dall’ora legale all’ora solare avverrà la prossima notte, visto che siamo nell’ultimo weekend pieno di ottobre. Il momento del cambio dell’ora comporta effetti collaterali non da poco, con aumento di irritabilità e stanchezza in molte persone. In genere si tratta di fastidi di breve durata.
Un effetto positivo in questo caso sarà quello di guadagnare un’ora di sonno in più, ma il grande “trauma”, almeno per molti, sarà il fatto che il sole tramonterà prima e farà quindi buio presto, mentre si avrà più luce la mattina, almeno in una prima fase prima che si accorcino ulteriormente le giornate.
Già da tempo si dibatte in Europa se porre fine a questa abitudine tradizionale dell’adozione dell’ora legale. Entro aprile l’Italia (come tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea) dovrà decidere per l’abolizione o meno dell’ora legale.
In ambito europeo l’abolizione del cambio dell’ora non ha ottenuto una risposta unanime. Alcuni Paesi dell’Europa Meridionale sarebbero intenzionati a mantenere l’ora legale per tutto l’anno, mentre quelli del Nord potrebbero optare per quella solare.
C’è anche chi propende per mantenere il cambio dell’ora e quindi lo status quo. Su questa scelta potrebbe orientarsi anche l’Italia, che non ha preso ancora una posizione ufficiale. Quello che si rischia è di avere una vera e propria babele in Europa, con fusi orari diversi da nazione a nazione.