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Tsunami devastanti sul Mediterraneo. Avvenne anche in Italia

Quel che è successo tra Grecia e Turchia, con il forte sisma seguito dal devastante tsunami, deve far riflettere. Scenari simili non sono assolutamente da fantascienza per il Mediterraneo e nemmeno per le coste italiane.

La foto è volutamente estremizzata
La foto è volutamente estremizzata

Ma l’Italia è a rischio Tsunami? Ebbene sì, potrebbe accadere. Gli allarmi sono stati lanciati più volte negli ultimi anni. Il nostro Paese non sarebbe pronto a fronteggiare un simile evento. Secondo le ultime ricerche vi sarebbero stati oltre 70 movimenti anomali del mare negli ultimi 2000 anni.

Un maremoto relativamente recente è quello avvenuto il 30 dicembre 2002 a Stromboli, capace di inondare una fascia costiera molto ampia. L’acqua penetrò anche un po’ all’interno ad altezze di alcuni metri superiori al livello del mare.

Non si erano fortunatamente avute vittime, ma se l’onda anomala fosse piombata sulla costa in piena estate, forse il dramma sarebbe stato più che reale. Diversi bagnanti potevano essere travolti all’improvviso.

Il grande evento di Messina del 1908

Nonostante l’area mediterranea non sia generalmente esposta ad eventi simici di particolare potenza, non dobbiamo mai dimenticare il grande terremoto dello Stretto di Messina del 1908. L’intensità sulla Scala Richter è stata di 7,2 gradi.

Probabilmente non è così noto, ma una piccola parte delle vittime (totale complessivo di oltre 100.000 morti) di quel sisma furono proprio causate dagli effetti devastanti del maremoto. Un’onda alta oltre 10 metri che sorprese coloro che si erano rifugiati in spiaggia pensando di stare più al sicuro.

La forza dell’acqua giocò un ruolo enorme nella devastazione di Messina, data l’altezza dell’onda peraltro superiore a quella del grande tsunami sul Pacifico del 2004. Secondo alcune recenti tesi di studiosi, questo maremoto di Messina non fu una causa diretta del sisma, ma piuttosto indiretta.

Lo tsunami venne infatti innescato da una frana sottomarina verificatasi nel messinese jonico (per via dello scuotimento sismico). Le onde più alte (probabilmente fino a 15 metri d’altezza) si andarono ad infrangere sulla parte della costa reggina ionica.

Nella storia non è stato l’unico maremoto disastroso. Altri eventi rimasti impressi e tramandati ai giorni nostri si sono verificati nel 1764 sulla Penisola Salentina e nel 1693 su molte aree del Meridione. Non dobbiamo poi dimenticare il vulcano Marsili, una vera minaccia per potenziali maremoto devastanti.

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