Il cielo di luglio è stata dominato dalla cometa Neowise, la vera sorpresa astronomica di quest’anno. Da tanti anni non avevamo avuto modo di ammirare una cometa, tanto che a più di qualcuno ha ricordato lo spettacolo grandioso di ormai oltre vent’anni fa legato alla cometa Hale Bopp, la più bella del Novecento.
Neowise è stata scoperta di recente, lo scorso 25 marzo, dal telescopio dal quale ha preso il nome. Si tratta di una cometa di lungo periodo che ha origine dai confini del Sistema solare, dalla nube di Oort. Tornerà dalle nostre parti tra ben 6.683 anni, secondo gli ultimi calcoli, motivo in più per provare a scovarla in cielo.
La cometa Neowise ha già mostrato già il migliore spettacolo di se almeno 10/15 giorni fa quando si poteva osservare in un orario piuttosto proibitivo poco prima dell’alba attorno alle 4 e mezza del mattino, ma c’è ancora tempo per provare a vederla in un’orario decisamente più comodo.
Chi ancora non avesse visto la cometa potrà infatti approfittare di queste sere per provare ad osservarla e sono ormai gli ultimissimi giorni. Il tempo stringe, in quanto la cometa, pur essendo maggiormente vicina alla Terra, va allontanandosi dal sole e quindi la sua brillantezza sta pian piano sbiadendo.
Ultime notti, ecco dove trovare la cometa
Bisognerà puntare lo sguardo a nord-ovest per cercare la cometa: appare come una una stella sfocata ad occhio nudo. Il puntino luminoso è il suo nucleo, avvolto dalla chioma di polveri che riflette la luce del Sole. Col binocolo, consigliatissimo, si apprezza la lunga coda che si espande dalla coda opposta rispetto al Sole.
La cometa si può individuare subito sotto il Grande Carro e si potrà ammirare a partire da un’ora dopo il tramonto, quando la luce del crepuscolo serale inizia a lasciar spazio alle tenebre. Per ammirarla bisognerà andare possibilmente lontano dalle luci cittadine, laddove l’inquinamento luminoso è minimo.
La luce della cometa si sta affievolendo e fra pochi giorni sarà possibile vederla solo con un binocolo o un telescopio. Tra circa una settimana la luminosità della cometa scenderà sotto la quinta magnitudine, senza più la possibilità di vederla a occhio nudo.