La tempesta tropicale Sally è la diciottesima tempesta della stagione degli uragani atlantici del 2020. Si tratta della prima diciottesima tempesta mai registrata, battendo il vecchio record stabilito da Stan il 2 ottobre del 2005.
Sabato, la tempesta aveva portato forti piogge e raffiche di vento nel sud della Florida, dove si è avuto il primo landfall prima dell’attuale spostamento nel Golfo del Messico. Non sono mancate piogge alluvionali, che hanno investito anche l’area di Miami con danni e disagi.
La tempesta in quel frangente era ancora al rango di depressione tropicale, poi si è andata notevolmente rafforzando scorrendo sulle calde acque del Golfo fino a divenire dapprima tempesta tropicale e ora uragano di categoria 1.
Al momento il sistema tropicale si trova qualche centinaio di chilometri al largo della costa della Louisiana, poco a sud-est di New Orleans. Entro il mattino di martedì è atteso il nuovo landfall, che dovrebbe localizzarsi sulla costa al confine tra Louisiana e Mississippi.
Sono in corso le ultime evacuazioni sulle aree dove è previsto l’impatto. I venti soffieranno violentissimi con raffiche a 150 km/h e inevitabili notevoli mareggiate. A preoccupare sono però le piogge torrenziali, con stime di 300/400 millimetri di pioggia, poichè l’uragano potrebbe rallentare la propria marcia sulla costa.
Il livello dell’acqua salirà di due o tre metri lungo le località costiere tra Louisiana e Mississippi, che finiranno quindi sommerse. Sally sta arrivando sulle coste del Golfo pochi giorni dopo il passaggio del precedente e distruttivo uragano Laura, per i quali si sta provvedendo ancora alla risoluzione dei danni.
Dopo l’approdo sulla terraferma, Sally dovrebbe andare incontro ad un rapido indebolimento, con declassamento a depressione tropicale entro mercoledì. In questa fase di inoltrerà nell’entroterra fra Mississippi e Alabama, perdendo energia ma scaricando ancora piogge violente, prima di dissolversi.
Fonte meteogiornale.it