Il Mose è entrato per la prima volta in azione a Venezia, al fine di proteggere la città lagunare da una marea il cui picco era previsto attorno ai 130 centimetri. Si è trattato di una procedura di emergenza e si può dire che l’esito è andato a buon fine, essendo ormai passato il picco di marea.
Niente acqua alta in città ed anche Piazza San Marco, uno dei punti più bassi della città esposto ad allagamenti, è praticamente rimasta all’asciutto. A fermare l’afflusso dal mare alla laguna ci hanno pensato le 78 paratoie mobili, per la prima volta sollevate tutte assieme con condizioni meteo difficili.
Non si è visto niente più di un paio di pozzanghere in Piazza San Marco e molti turisti, che si erano presentati con gli stivali, hanno dovuto appurare che non servivano. E’ la prima volta che accade. L’opera del Mose sembra davvero in grado di salvare Venezia dai danni sempre più gravi delle maree.
L’inizio del sollevamento delle paratoie mobili è iniziato alle 8:35 di sabato e si è completato alle 9:52. Da quel momento il flusso della marea dal mare alla Laguna si è interrotto. L’operazione si è svolta mentre su Venezia pioveva a dirotto, con un forte vento di scirocco.
Il test è andato bene e si è potuta apprezzare una consistente differenza di altezza dell’acqua tra la parte difesa dal Mose e quella non protetta. A Punta della Salute il livello della marea è rimasto stabile tra 70 e 75 cm, rispetto alla marea prevista attorno ai 130 centimetri.