L’inverno non è finito e lo ribadiamo. La nuova risalita delle temperature in atto è solo illusoria e momentanea. A metà mese appare confermata la tendenza verso un quadro meteo improntato al freddo ed anche all’instabilità.
Il freddo artico verrà dirottato fino alle nostre latitudini dalla rimonta dell’anticiclone sull’Est Atlantico, in elevazione verso nord a costruire un blocco ben strutturato. L’aria fredda s’incanalerà lungo il fianco destro dell’anticiclone.
Il raffreddamento colpirà prima il cuore dell’Europa, ma successivamente l’irruzione artica sembra poter fare rotta sul Mediterraneo Centrale e sui Balcani. Le ultime elaborazioni continuano a lasciar intravedere un pieno coinvolgimento dell’Italia.
Le prime avvisaglie di questa virata invernale si avvertiranno già nel weekend, con il passaggio di un primo fronte freddo seguito da correnti nord-atlantiche che trasporteranno aria moderatamente fredda. Avremo un primo calo termico, non eccessivo.
Lo scenario si farebbe poi decisamente più invernale tra martedì 16 e mercoledì 17 Marzo, quando farà irruzione una saccatura più incisiva, accompagnata da correnti più fredde che sfonderanno in modo marcato sul Mediterraneo.
In questo frangente l’anticiclone atlantico, sbilanciato a nord e con massimi sulle Isole Britanniche, piegherà in parte verso la Penisola Scandinavia, favorendo ulteriormente il flusso freddo in direzione dell’Italia. Il calo termico generalizzato si accompagnerebbe a tempo instabile, soprattutto su Adriatiche e Sud.
Mancano ancora diversi giorni per poter entrare nei dettagli dell’evoluzione meteo locale. Tuttavia, l’ipotesi generale vedrebbe tempo marcatamente instabile con rovesci di neve anche a bassa quota, soprattutto tra martedì e giovedì. Il freddo potrebbe però reiterarsi a più riprese, con il ritorno anche del gelo tardivo.