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Violenta eruzione Stromboli, torna la paura alle Isole Eolie

Dopo l’Etna, è ora stata la volta dello Stromboli. Già da alcuni giorni il vulcano era monitorato con attenzione in quanto dava segnali d’intensificazione della propria attività. Nel primo pomeriggio di oggi, 19 maggio, si è scatenata l’eruzione.

Un forte boato ha spaventato gli abitanti dell’isola e i turisti, dando il via alle danze con un’altissima colonna di fumo, visibile da chilometri, che ha oscurato il cielo in pieno giorno. A seguito dell’eruzione si è rilevata una limitata ricaduta di cenere, sia a Stromboli che a Ginostra.

La lava, accompagnata dal lancio di lapilli incandescenti, è poi discesa verso il mare scorrendo lungo la sciara del fuoco, una zona desertica dell’isola. La colata ha peraltro provocato anche dei piccoli movimenti franosi.

Lo Stromboli osservato a distanza. Foto tratta da Facebook

L’Istituto Nazionale di Geofisica ha riferito che a partire dalle ore 12:47 è partita l’attività esplosiva, con flusso piroclastico che si è messo in moto qualche minuto dopo raggiungendo la linea di costa e producendo una nube di cenere con altezza attorno 1.5/2 km sul livello del mare.

Sono seguiti altri eventi di minore intensità. Il flusso piroclastico si è originato dal collasso del fianco del Cratere Nord, secondo quanto hanno potuto verificare i tecnici dell’INGV in seguito all’effettuazione di un sorvolo.

Nell’estate del 2019 Stromboli aveva avuto un’attività davvero devastante, con paurose deflagrazioni dal cratere del vulcano tali da causare una pioggia di lapilli. Una di queste eruzioni era stata causa di una vittima e di feriti, oltre a provocare il panico fra la gente in fuga.

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