Premessa: non c’è un totale allineamento modellistico su quel che stiamo per dirvi. Partiamo però da un presupposto: freddo. Sì, perché sta facendo freddo. Non sarà gennaio, neppure febbraio, ma marzo – da che mondo è mondo – è capace di portarci l’Inverno. Lo stiamo riassaporando, lo avevamo scritto: pronti a rispolverare giubbotti, guanti, sciarpe.
Teniamo a portata di mano, perché ci serviranno per tutta la settimana. O quasi. Il quasi è dettato proprio dalle differenze modellistiche citate precedentemente, differenze legate dal movimento delle masse d’aria fredda perché secondo qualche centro di calcolo si spingerà a ovest – direzione Penisola Iberica – secondo qualche altro continuerà a stazionare sulle nostre regioni.
Diciamo che il modello più affidabile in assoluto, l’europeo ECMWF, è quello che continua a puntare su una deriva occidentale del freddo. Direzione Penisola Iberica per capirci. Deriva che porterebbe alla nascita di un’area ciclonica secondaria e la rotazione depressionaria potrebbe spingerci addosso correnti estremamente miti di provenienza nord africana. Quando? Probabilmente nel weekend.
Se così fosse si passerebbe dall’Inverno alla Primavera, Primavera inoltrata tra l’altro. Attenzione però, non si tratterebbe di una scaldata duratura, no, potrebbe essere una fiammata temporanea destinata a lasciar posto – dopo pochi giorni – ad altre ondate di maltempo. Prima con altro freddo, poi dal Nord Atlantico. Questi però sono temi che affronteremo a tempo debito.
In questo momento concentriamoci sull’immediato, perché la carne al fuoco è tanta e sarebbe un grosso errore sottovalutare le potenzialità dell’ondata di freddo.