CLIMA E METEO: il Vortice Polare è uno dei principali fattori determinanti per la rigidità invernale sul nostro Continente, o per la relativa mitezza della stagione fredda.
Infatti, quando risulta forte e potente, invia continuamente perturbazioni atlantiche sull’Europa centro settentrionale, spazzando via il freddo dalle pianure russe e regalando al nostro continente una insolita mitezza.
Quando è invece indebolito e frammentato, allora la depressione d’Islanda si fa debole, e l’aria fredda siberiana, o dall’Artico, è libera di scendere sul nostro continente raffreddandolo notevolmente.
VORTICE POLARE tiene INVERNO appeso a un filo. Ma attenzione a FINE GENNAIO
Nei prossimi giorni è previsto che il Vortice Polare raggiunga la sua massima potenza dell’anno.
Lo scorso 3 Gennaio, infatti, la temperatura misurata a 25,6 chilometri di altitudine ha raggiunto un valore di -96,0°C sopra la città di Reykjavik, in Islanda, la più bassa temperatura mai misurata in Stratosfera negli ultimi 40 anni.
Meteo avverso d’Inverno, cenni di SPLIT Vortice Polare, NEVE e GELO
Una temperatura così bassa è stata in grado di condensare il poco valore acqueo presente a quelle altitudini e a formare nubi iridescenti di ghiaccio, visibili in molte parti delle alte latitudini (chiamate Polar Stratospheric Clouds).
Vortice Polare troppo forte, in vista grande ondata di “caldo” e neve sulla Siberia
La temperatura è un indicatore della forza del Vortice, tanto più è bassa la temperatura, tanto più è forte e domina il meteo dell’emisfero settentrionale, generando un clima invernale mite sull’Europa.
I venti in quota sono fortissimi, raggiungendo i 600 km/h di velocità ad 1 hPa di altitudine (oltre i 30 chilometri di altitudine).
Tuttavia, il grafico di previsione della forza del vento in quota mostra un calo deciso entro la fine del mese di Gennaio, il Vortice potrebbe dunque indebolirsi e la circolazione atmosferica subire un deciso cambiamento.
Pubblicato da Giovanni De Luca