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Vortice Polare fortissimo, deflagrerà in ondate di ghiaccio: focus meteo climatico

L'esplosione del Vortice Polare record , sarà responsabile di ondate di gelo e tempeste di neve.
L’esplosione del Vortice Polare record , sarà responsabile di ondate di gelo e tempeste di neve.

È stato detto più volte che il Vortice Polare è già fortissimo, con previsioni che ne vedono un ulteriore rinforzo, che lo vedrà sempre più dilagare verso le medie latitudini.

La circolazione atmosferica ad alta quota del Vortice Polare è fondamentale per la genesi di scambi di masse d’aria secondo i meridiani, ma non per quelli che in Europa avvengono da est, ovvero dalla Russia asiatica, ovvero dalla Siberia. Per intenderci, il freddo russo non è ostacolato verso l’Europa dal Vortice Polare.

L’attuale forza del Vortice Polare è maggiore rispetto all’anno scorso, quando fu rilevantissima, e da record. Perciò è plausibile che quest’Inverno possa spingersi oltre il record mai misurato. Riguardo ciò evidenziamo che i dati del Vortice Polare sono storia meteo climatica recente, e che si possono solo fare ipotesi su ciò che avvenne nel passato, quando non c’erano radiosonde meteorologiche e Satelliti.

Contemporaneamente ci sono gli indici di comportamento del clima che stanno generando una condizione di crescente caos, così come anche le correnti marine. In questa fase vanno in tilt i modelli matematici stagionali, ma anche quelli che prospettano tendenze meteo climatiche sino a 45/60 giorni. Sono ancora tutti servizi meteo sperimentali, che comunque guidano con tracce le decisioni di importanti aziende in vari ambiti.

I modelli matematici sono indispensabili per varie finalità. In questo periodo sono utili per conoscere l’evoluzione della pandemia, per esempio, ma non sono infallibili. E senza di essi l’uomo tornerebbe ad affrontare le avversità come ad inizio secolo.

Gli scorsi anni, specie a Novembre, vari Istituti Meteo lanciavano allarmi per la successiva stagione fredda, ma quest’anno tutto sembra all’apparenza tacere. Ma il Vortice Polare è oramai innescato, e lancerà verso le medie e basse latitudini del nostro Emisfero, le sue avversità meteo.

Osservando i modelli matematici vediamo che già entro i 15 giorni di previsione, il Vortice Polare estenderà la sua influenza in quota alle medie latitudini, Italia compresa (10 hPa).

Eppure, a quote atmosferiche più basse, parliamo di 500 hPa, in gran parte dell’Europa persisterà l’ormai nota condizione di blocco, con elevati geopotenziali interconnessi a quelli presenti nel Nord Africa. Ciò rappresenterà un’anomalia rilevantissima che ostacolerà il transito dei fronti oceanici. Eppure, tutto attorno alla cupola anticiclonica europea, il Vortice Polare guiderà il meteo, con incursioni d’aria fredda anche con tempeste di neve della stagione. Tempeste già viste dal Nord America all’ Asia da alcune settimane.

Cosa succederà in Europa? È impossibile rispondere ad una domanda come questa. Le correnti atmosferiche sono dinamiche, ed una condizione di blocco costituisce un’anomalia, e questa è ancor più grave, ma allo stesso instabile, quando tutto attorno, avvengono rapide fluttuazioni delle correnti atmosferiche.

Per intenderci, il blocco delle correnti atmosferiche è un evento temporaneo dalla durata non definibile, che potrebbe rapidamente sparire e generare condizioni meteo esplosive anche per i contrasti termici, allorquando giungerà aria fredda su territori e mari che registrano valori di temperatura sopra la media.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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