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Yellowstone: USGS nuovi studi della Caldera e Supervulcano dal potenziale distruttivo

Yellowstone è un luogo fantastico, ma il sottosuolo ha una caldera e supervulcano.
Yellowstone è un luogo fantastico, ma il sottosuolo ha una caldera e supervulcano.

Lo scienziato Mike Poland è uno dei numerosi scienziati che evidenzia, ancora una volta, il potere devastante che potrebbe essere generato da un’eruzione vulcanica esplosiva di Yellowstone.

La caldera all’interno del Parco Nazionale di Yellowstone prende il nome di supervulcano a causa della conseguenza globale che causerebbe in caso di eruzione. Il supervulcano si è formato durante gli ultimi tre grandi eventi esplosivi degli ultimi 2,1 milioni di anni, ed è costantemente monitorato dall’USGS (United States Geological Survey) per eventuali segnali sismici o precursori di eruzioni fuori dall’ordinario. Lo scienziato responsabile dell’Osservatorio del vulcano Yellowstone (YVO), il dottor Poland, ha evidenziato il potere del vulcano durante un documentario scientifico prodotto dall’USGS “The Yellowstone Volcano Observatory: Overview, Monitoring, Hazards, and Notworthy Results”.

Il dottor Poland ha detto che i pericoli più noti sono le grandi esplosioni, è di questo che parlano tutti. Tutti conoscono le gigantesche esplosioni che hanno ogni volta cambiato gli equilibri della vita terrestre. Del supervulcano presente nella caldera dello Yellowstone troverete su internet e nei giornali scientifici, numerosa documentazione in proposito.

Yellowstone ha il potenziale di provocare esplosioni devastanti, non eventi della fine del Mondo, ma ce ne sono stati alcuni che si sono verificati negli ultimi due milioni di anni che hanno ridotto il numero di specie viventi nel Pianeta. In particolare, una avvenuta 2,1 milioni di anni fa, mentre una minore circa 1,3 milioni di anni fa, e poi 631.000 anni fa. Queste hanno creato la caldera di Yellowstone all’interno del parco naturale.

Rammentiamo che anche in Italia abbiamo una caldera, e a differenza di altre nel Mondo, è posta in un’area dalla maggiore densità abitativa europea: l’area dei Campi Flegrei, nella zona di Napoli.

Se ai giorni d’oggi ci fosse un’esplosione del supervulcano dello Yellowstone, sarebbe molto devastante per la parte centrale degli Stati Uniti, e seppellirebbe numerosi Stati, abitati da milioni di persone.

Il dottor Poland ha comunque rassicurato, i ricercatori hanno sostengono che non vi siano le condizioni per un prossimo, inteso decina d’anni, esplosione dello Yellowstone. Tuttavia, i pericoli derivanti dal sottosuolo terrestre non vanno ignorati.

Gli scienziati hanno prodotto simulazioni su come la cenere sarebbe caduta e avrebbe ricoperto gran parte degli Stati Uniti, per una ipotetica esplosione come quella di 631.000 anni fa. Comunque, le possibilità di questo tipo di evento sono molto remote, e in teoria si verificano una o due volte ogni milione di anni.

L’intervallo tra devastati esplosioni è di oltre 700.000 anni, mentre sono decisamente più frequenti le eruzioni con flussi di lava.

Non tutte le eruzioni a Yellowstone hanno prodotto catastrofi su vasta scala. Eruzioni di lava non esplosive ed eventi meno violenti nella caldera ed in prossimità nelle ultime migliaia di anni. La colata lavica più recente si è verificata circa 70.000 anni fa.

Queste eruzioni sono molto pericolose, in quanto avvengono rapidamente e con scarso preavviso, generate, sempre secondo gli scienziati, da rivoli di magma che aprono la forza dalle bocche eruttive, e possono sputare lava e gas nelle aree circostanti. Gas che si possono rivelare nocivi per gli animali del Parco Naturale.

Dall’ultima grande esplosione di Yellowstone di circa 631.000 anni fa, ci sono state circa 25 di colate di lava.

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