La moda è cicli e ricicli di tendenze.
E le tendenze quasi mai nascono in modo casuale, bensì da bisogni e desideri delle persone.
Complici le emozioni negative scaturite dalla pandemia COVID-19, rimane diffusa in tutte le generazioni la voglia di indossare abiti dai toni accesi: fucsia, azzurro, verde petrolio e viola. Una “tavolozza di colori” con cui tornare ad esprimere quel senso di leggerezza, dopo un lungo periodo di isolamento.
A Villa Giulia, casa residenza per anziani di Pianoro, a Bologna, proprio in questi anni di emergenza, è nato un laboratorio di artigianato creativo. Sono le residenti a realizzare capi e accessori con le loro mani, nel segno della moda e della sostenibilità.
A sferruzzare sono quattro instancabili residenti: Graziella 78 anni, Marisa 82, Silvana 86, Lucia 87 anni.
L’idea della moda a Villa Giulia nasce dal progetto della coperta della nonna a sua volta nata dalla donazione di lana da parte di alcuni familiari, con il riutilizzo (reuse) e riciclo (recycle) di materiali.
Cuscini, ponchi, mantelle per piccoli e grandi, completi top-gonna, borse di grandezze e modelli diversi: dalla tracolla alla pochette alla borsa per il mare. Elemento comune è il crochet, la fantasia che aggrega mattonelle colorate. C’è anche la copertina dai colori delicati realizzata per l’arrivo del bebè dell’animatrice di Villa Giulia. Ad oggi superano la ventina i pezzi realizzati a mano.
Nella “produzione” non manca la varietà e la voglia di mettersi in gioco.
“Noi non ci tiriamo indietro” – dice Lucia una delle residenti, appassionata dell’uncinetto. “Ascoltiamo tutte le richieste di chi ci commissiona un capo o un accessorio e lo lavoriamo finchè non arriviamo al risultato che soddisfi noi e che piaccia a chi dovrà indossarlo” – conclude la signora.
Complice la pandemia, il lavoro a maglia anche a Villa Giulia ha avuto un successo straordinario. La parola chiave per il 2021 è “fatto a mano” o se preferite handmade.
Il crochet, nella versione contemporanea, ha ottenuto la sua rivincita diventando uno dei principali fashion trend di questa primavera/estate, con il bikini, ma anche di questo inverno: cappotti, borse e sciarpe sono multicolor.
Ad amare il “centrino da tavola” sono anche le adolescenti che nel loro guardaroba sfoggiano almeno uno o due accessori fatti a mano.
Dal punto di vista sociologico assistiamo alla trasformazione dei Millennials, nati tra il 1981 e il 1996, in Grandmillennials, ovvero giovani generazioni che si avvicinano agli over 70 attraverso i “ritorni di fiamma” della moda.
“Il punto di forza del progetto – spiega la dott.ssa Ivonne Capelli che amministra Villa Giulia insieme al fratello Marco – è l’utilizzo di materiali esclusivamente riciclati, ad esempio gomitoli di lana o cotone che gli stessi familiari donano alla nostra struttura. Questo aspetto di sostenibilità a cui Villa Giulia da sempre è attenta, contro ogni forma di spreco, conferma la nostra volontà di dare una seconda vita agli oggetti – rendendo il risultato finale ancora più autentico e apprezzato. Pensiamo ad una borsa che non usiamo più. Invece di buttarla via, contribuendo all’inquinamento oltre che al consumismo, possiamo provare a reinventarla con l’applicazione del crochet, donandole così nuova vita”.
Ci sono poi altri due benefici connessi al laboratorio di artigianato che prosegue per i prossimi mesi a Villa Giulia: il primo riguarda il benessere di chi lavora con i ferri. Le residenti si rilassano e si divertono, riattivano la memoria e i loro ricordi. La creatività inoltre alimenta l’amicizia, anche e soprattutto nella terza e quarta età.
Il secondo aspetto vantaggioso di questa iniziativa risiede nella beneficenza: i capi e gli accessori in crochet rappresentano infatti una donazione per le Onlus, tra queste l’Associazione il Piccolo Principe di Bologna. L’obiettivo è sostenere i progetti di reinserimento sociale per i ragazzi e bambini più sfortunati.
Ad oggi la donazione fatta ammonta a 400,00 euro circa. E non è tutto. Infatti in previsione del Natale e del mercatino di Villa Giulia altre creazioni all’uncinetto saranno esposte e messe a disposizione di chi vorrà a sua volta donarle.