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La Moda in Italia si Acquista Online, Dove si Spende il Doppio che nei Negozi Fisici

Dal Vintage al lusso

In occasione del mese della moda tra Parigi, Milano e Madrid, la banca online N26, ha analizzato le scelte di
acquisto degli italiani nel settore del fashion, confrontando i comparti del Fast Fashion, vintage e second hand,
abbigliamento sportivo e lusso. L’indagine*, condotta a livello europeo, ha coinvolto un campione di oltre
120.000 clienti della banca in Italia, analizzando il numero e la spesa media per transazione tra giugno 2021 e
giugno 2022. Dall’analisi emerge con chiarezza quanto l’online sia ormai il canale principale di acquisto per
ogni categoria, sia per numero di transazioni effettuate (553.000) che per importo medio speso, quasi
raddoppiato (+49%) quando si tratta di acquisti online (€ 152 rispetto a €77).
La forte digitalizzazione, ormai non più solo un trend, stravolge anche differenze di genere e di età.
Secondo i dati di N26, infatti, gli acquisti online sono sempre di più la forma di shopping adatta al pubblico
maschile, che negli ultimi 12 mesi ha superato quello femminile sia per numero di transazioni (+6%) che
per spesa media per transazione (+24%) rispetto allo shopping online.
Anche le differenze generazionali sembrano appianarsi quando si tratta di acquisti online: nella classifica
della spesa media per transazione, ad esempio, subito dopo i Millennial (35-39 anni) che hanno una spesa media
di €207, al secondo posto seguono gli over 50 con circa € 175. Un interesse verso la moda online confermato
anche dal numero di transazioni effettuate, che vede gli italiani tra i 50 e i 54 anni come i “Big Purchaser”
della categoria Over, con +43% di acquisti rispetto ai 55-59enni.
“VINTAGE” IS THE NEW “FAST FASHION”
Il second hand in Italia non è più una scelta per pochi, o solo riservata ai giovanissimi, ma è diventato un canale
di acquisto abituale capace di esaudire sia la volontà di promuovere comportamenti di acquisto sostenibili che
quella di distinguersi costruendo il proprio stile unico.
L’online è il territorio naturale della moda vintage: su questo canale gli italiani spendono in media per
transazione circa il +165% rispetto a quanto speso offline, preferendo le numerose piattaforme di
compravendita di oggetti pre-loved ai negozi tradizionali anche per numero di transazioni (circa 99mila solo
online). Questo trend positivo è anche confermato dal confronto con gli acquisti online nel fast fashion: oggi
infatti gli italiani spendono in media per ogni transazione la stessa cifra su entrambi i canali (63 second hand
online vs 62 fast fashion online).
Su questa tipologia di acquisti online convergono gli interessi e la spesa di due generazioni apparentemente
lontane tra di loro. Se da un lato sono i giovanissimi tra i 20 e i 24 anni a spendere in media di più (€104 per
transazione) e a registrare la più alta percentuale di crescita nel numero di acquisti effettuati da giugno 2021 a
giugno 2022 (+78%), è curioso constatare come, ancora una volta, sia la categoria degli over tra i 50 e i 54 anni
al secondo posto tra gli high spender (€ 81)
IL FAST FASHION IN ITALIA SUPPORTA L’ACQUISTO IN NEGOZIO
Inversione di tendenza per il fast fashion, dove per spesa media l’offline vince sul digitale (+49%). Per le grandi
catene, il negozio costituisce ancora un’attrazione particolare soprattutto per il target tra i 35 e i 39 anni, che
spende in media circa €135 per transazione. A seguire, rimangono affezionati ai negozi fisici anche i 40-44enni
con una spesa media pari a €131.
ANCHE L’ACQUISTO DEL LUSSO CORRE ONLINE
La centralità del canale online per il settore moda coinvolge anche il settore lusso, con la spesa media per
transazioni online che supera di oltre il 216% quella effettuata nei negozi fisici (€566 vs € 179). Sono gli under
30 a compiere il numero più alto di transazioni online, con una differenza del +103% di rispetto alla fascia dei
30-34, al secondo posto.
Una differenza che diminuisce con l’età mentre aumenta il delta tra il numero di transazioni effettuate e la spesa
media: sebbene effettuino un numero inferiore di transazioni, sono infatti gli italiani tra i 60 e i 64 a spendere di
più in media (€800), seguiti dai 35-39enni (€760) per i quali il luxury diventa più accessibile in un momento
della vita in cui la carriera professionale, in crescita, consente una capacità economica diversa e induce a
regalarsi quell’accessorio che si desidera da tempo e ci gratifica.

LO SPORTSWEAR È DI TENDENZA
Lo sportswear vive un’epoca felice. Nel corso degli ultimi anni da fenomeno culturale ha guadagnato un posto
in prima fila nel panorama fashion a livello mondiale. Leggings, felpe, tute e scarpe da ginnastica sono diventati
di moda tanto da rientrare oggi in quello che viene definito Athleisure, uno stile urbano derivato dall’incontro di
moda e sport.
La spesa online media per abbigliamento e accessori rimane stabilmente alta (€75) con una crescita dell’11%
anno su anno. Lo sportwear affascina gli italiani, soprattutto uomini (con più del doppio delle transazioni
rispetto alle donne, +228%), di fasce d’età eterogenee. A spendere di più in media per transazione sono però i
giovanissimi, che tra i 18 e i 19 anni spendono in media €137, seguiti dagli over 40 che, con una spesa media di
€92, si posizionano al secondo posto degli alto-spendenti della categoria.

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