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A Venezia inaugura la mostra “Gold is God”: Michele Dal Bon celebra i capolavori della scultura con lo splendore dell’oro

Gold is God

La mostra “Gold is God” di Michele Dal Bon, inaugurata giovedì 12 dicembre, resterà aperta presso Le Zoie (San Polo, 2176, Venezia) fino al 27 marzo 2024. L’apertura è stata un vero successo, con oltre 200 persone presenti che hanno potuto ammirare le straordinarie opere dell’artista, rimanendo positivamente colpite dalla loro forza espressiva e dalla raffinatezza dell’esecuzione.
Le opere di Michele Dal Bon sono reinterpretazioni in chiave cubista di capolavori assoluti della scultura antica e moderna, arricchite con la foglia d’oro 24 carati. Questo prezioso materiale non è solo decorativo, ma rappresenta un elemento simbolico, un ponte tra il divino e l’umano, capace di trasmettere un senso di sacralità e di creare un’esperienza visiva unica. Le sculture, infatti, sono illuminate internamente da luci LED, che permettono alla luce di filtrare attraverso il craquelé dell’oro, generando un’esplosione luminosa che esalta i dettagli delle forme e avvolge lo spettatore in un’atmosfera di intensa spiritualità.
L’ispirazione per questa collezione nasce dal profondo legame dell’artista con la cultura veneziana e dal suo interesse per il Cubismo, movimento artistico che ha trovato il suo cuore pulsante a Parigi. Il progetto immagina un dialogo visionario in cui Pablo Picasso visita il Louvre e i grandi musei parigini, reinterpretando le opere scultoree con il suo linguaggio frammentato e analitico. Da questa prospettiva innovativa, Michele Dal Bon ha creato un corpus di opere che intrecciano passato e presente, tradizione e modernità, con un riferimento speciale al legame simbolico con Pierre Cardin, emblema di innovazione tra arte e moda.
Tra le sculture esposte spicca Nike – Νίκη, una reinterpretazione della Nike di Samotracia, capolavoro dell’arte ellenistica, rimodellata in chiave cubista e decorata con foglia d’oro. Non meno affascinante è Golden Thinker, rilettura de Il Pensatore di Rodin, dove l’artista cattura la tensione fisica e spirituale dell’originale, rendendola ancora più intensa grazie all’oro e alla luce. Amore e Psiche – φιλία esplora il tema dell’amore eterno e dell’unione spirituale, reinterpretando il celebre abbraccio della scultura di Antonio Canova. Infine, Golden Pietà si illumina di una nuova vita grazie ai giochi di luce che attraversano l’oro, donando all’opera un’atmosfera carica di emozione e profondità.
Il progetto “Gold is God” rappresenta un’evoluzione del precedente lavoro dell’artista, “A Marco”, dedicato alla memoria del padre e alla celebrazione di importanti opere veneziane. L’oro, elemento simbolico e materiale caro a Michele Dal Bon, collega idealmente il passato della sua famiglia al presente della sua ricerca artistica, unendo le radici veneziane a una visione internazionale e avanguardista.
La mostra ha già raccolto commenti entusiastici da parte del pubblico e della critica, sottolineando come Michele Dal Bon sia riuscito a creare un percorso artistico unico, in grado di fondere tecnica, emozione e simbolismo in un linguaggio contemporaneo e universale. Rimarrà aperta fino al 27 marzo 2024, offrendo a visitatori e appassionati l’opportunità di immergersi nel mondo visionario di un artista che sa reinterpretare la tradizione con lo sguardo rivolto al futuro.

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