Settecento formiche dell’artista colombiano Rafael Gomezbarros hanno occupato le aree pubbliche del Rijksmuseum, dal pavimento al soffitto. Questa installazione intitolata Casa Tomada vede Gomezbarros attirare l’attenzione sul tema della migrazione e dello sfollamento forzato. Le formiche simboleggiano l’operosità, la resilienza e lo spirito di cooperazione delle persone costrette a lasciare le proprie case a causa di disordini politici, violenze, condizioni economiche o cambiamenti climatici.
L’installazione fa parte di Crawly Creatures (Creature striscianti), la prossima mostra del Rijksmuseum sulla percezione e il simbolismo mutevoli nelle arti e nelle scienze di piccoli animali come rospi, serpenti, formiche e ragni. Casa Tomada sarà in mostra da oggi in vista della mostra Crawly Creatures, che durerà dal 30 settembre 2022 al 15 gennaio 2023.
La mostra è stata possibile grazie al sostegno parziale della Don Chisciotte Foundation attraverso il Rijksmuseum Fund.
Uso il mio lavoro per evocare l’immagine di viaggiatori e immigrati in diverse città. Per raggiungere questo obiettivo realizzo interventi nello spazio pubblico, innescando interazioni tra il pubblico, il luogo e Casa Tomada. Voglio in questo modo avviare una conversazione su argomenti delicati come lo sradicamento e un nuovo ordine sociale.
–Rafael Gomezbarros
Casa Tomada
L’installazione Casa Tomada (House Taken) di Rafael Gomezbarros (1972, Santa Marta, Colombia) comprende centinaia di formiche fatte a mano, ciascuna lunga quasi un metro. Il titolo dell’opera è un riferimento all’omonimo racconto del 1946 dell’autore argentino Julio Cortázar. Racconta la storia di una casa che viene gradualmente conquistata, spingendo gli occupanti a fuggire. La migrazione e lo sfollamento forzato degli esseri umani sono al centro di questo lavoro. L’istallazione di Gomezbarros è una risposta alla guerra civile colombiana (1964-2016), che ha portato milioni di colombiani a dover lasciare le loro case.
L’artista ha modellato i corpi delle formiche da calchi di teschi umani, che sono ricoperti di sabbia colombiana, e ha legato insieme i calchi usando strisce di cotone di magliette comunemente indossate dai lavoratori agricoli colombiani, una fascia della popolazione gravemente colpita dai conflitti avvenuti all/interno del paese. Le zampe delle formiche sono ricavate dai rami profumati della pianta del gelsomino – durante la guerra civile, tali rami venivano usati per mascherare l’odore dei corpi delle vittime.