La pittura di Bellotti mantiene la semplicità di un segno ingenuo, sintetico, colorato, dalle reminiscenze fauve; i volti che ritrae sono essenziali, con espressioni intense ed elementari. Come scrive Angelo Flaccavento: “Si può cogliere di tutto, azzeccando o no, perchè tanto la verità è sempre negli occhi dell’osservatore: segni d’Oriente, di Modigliani e Giacometti, tinte di Balla, primitivismo di Picasso e Braque, e non poco Ettore Sottsass nell’esplosione dei colori, che però fanno anche pensare alla New York neoespressionista di Basquiat”.
Le opere in mostra sono tappe di un viaggio – reale o interiore – di un uomo che ha assorbito, senza schemi, la bellezza del mondo e l’intensità delle relazioni vissute, e che ci invita a fare altrettanto, con la certezza che per viaggiare con l’immaginazione non servono mappe né una guida.
Una parte del ricavato dalla vendita delle opere verrà donato all’ente benefico Associazione di solidarietà donne per le donne (Asdd) che da ottobre 2022 si occupa di creare una rete di sostegno ed inclusione per le donne afghane residenti in Italia.