LA MOSTRA – Un omaggio all’amore per la Terra e alla bellezza della Natura: quelli di Barbara Dall’Angelo non sono semplici scatti fotografici, ma straordinarie opere d’arte capaci di trasformare la realtà in incanto, la quotidianità in eternità. Queste saranno ammirabili da giovedì 13 maggio, vernissage contingentato ore 18:30, sino a fine settembre, con l’esposizione “Fragile – Handle with care”, ideata e organizzata da Barbara Dall’Angelo e Tina Vannini, curata da Giulia Coccia, ospitata presso il ristorante Il Margutta Veggy Food & Art, in via Margutta 118 a Roma. Si potranno ammirare circa trenta fotografie, che avranno tre differenti formati e due differenti modalità di stampa. Ingresso libero, tutti i giorni dalle 10 fino a chiusura.
LE OPERE IN MOSTRA – La caratteristica principale di Barbara Dall’Angelo è la ricerca dell’attimo perfetto: la sua minuziosa attenzione per la luce e per il movimento l’hanno portata a collaborare con National Geografic Italia e a realizzare mostre individuali e collettive in tutto il mondo, con riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Le sue opere raccontano contemporaneamente la forza prorompente della vita e la sua delicatezza, la magia dell’ordinarietà e la potenza del tempo.
“L’immagine simbolo – spiega Barbara Dall’Angelo – che abbiamo scelto per la mostra è la danza dell’amore delle gru della Manciuria, scattata in un gelido febbraio ad Hokkaido: uccelli candidi e leggiadri, a rischio di estinzione. In mostra si alterneranno fotografie poetiche ad altre più drammatiche, ma non saranno presenti scatti di denuncia esplicita: l’allarme, quello che può cambiare le cose, nelle mie fotografie vuole nascere dalle considerazioni del singolo e dal suo rapportarsi a ciò che lo circonda”.
LA NATURA TORNA PROTAGONISTA – Nelle fotografie di Barbara Dall’Angelo la natura è la padrona assoluta del campo visivo. L’occhio della fotografa immortala ciò che le si presenta davanti senza interferire, cogliendo sfumature e luci di quell’attimo perfetto.
“Ogni immagine racchiude un nucleo di sfumature che spaziano dalla delicata grazia alla prorompente energia – spiega la curatrice Giulia Coccia – E’ difficile – se non impossibile- condensare la complessità del mondo naturale in un singolo scatto, per questo la fotografa si avvicina a soggetti più disparati con lo stesso rinnovato interesse e rispettoso stupore. Dalle immagini traspare l’amore per le molteplici forme e contenuti che solo la Natura è in grado di creare, e che l’Uomo può contemplare”.
“Ospitare nelle sale del Margutta questi magnifici scatti ha un valore indescrivibile e rende questa mostra densa di significato e di bellezza – dichiara la titolare del ristorante vegetariano Tina Vannini – Emozioni purissime, che hanno catturato la mia anima, facendomi capire ancor di più che, per quanto la natura sia delicata e fragile, davanti a mutamenti e squilibri, la sua potenza vitale rende noi esseri umani i più vulnerabili. Sono convinta che ogni visitatore sarà sollecitato a riflettere sulla necessità di proteggere l’ambiente, così da preservarne la “vita”, in tutte le sue forme”.