NEW YORK – Piu’ volte rinviato e fuori budget, il Museo degli Oscar disegnato da Renzo Piano aprira’ i battenti alla fine di aprile con una mostra inaugurale dedicata al grande del cinema Hayao Miyazaki. Problemi di costruzione prima e poi la pandemia avevano per anni tenuto l’Academy Museum of Motion Pictures in ritardo sui tempi per anni. Ora, salvo imprevisti, il taglio del nastro nel quartiere del Miracle Mile, gia’ in programma il prossimo dicembre, dovrebbe essere il 30 aprile con la prima esposizione temporanea dedicata all’animatore giapponese premio Oscar nel 2003 per “Spirited Away”.
La mostra e’ organizzata in collaborazione con lo Studio Ghibli di cui Miyazaki e’ stato fondatore assieme al collega e mentore Isao Takahata: presenterà 300 oggetti legati ai film del cineasta, molti dei quali usciti dal Giappone per la prima volta. Saranno inoltre organizzate proiezioni dei capolavori di Miyazaki, considerato uno dei piu’ grandi, se non il piu’ grande maestro del cinema di animazione vivente. “Onorare la grande carriera di questo importante artista internazionale e’ il modo piu’ adatto di aprire le nostre porte, un simbolo dello scopo globale del Museo dell’Academy”, ha detto il direttore Bill Keller. La mostra e’ organizzata come un viaggio attraverso sette sezioni, ciascuna imperniata su un tema del lavoro del 79enne cineasta che nel 2014 e’ stato premiato con l’Oscar alla carriera. Si parte seguendo la piccola Mei di “Il mio vicino Totoro” attraverso uno spazio di transizione che porta nei mondi incantati di Miyazaki. Una sezione e’ dedicata alla collaborazione con Takahata da cui sono nati capolavori per la tv come “Heidi”, un’altra fascino esercitato su Miyazaki da complesse strutture verticali come quelle del mondo sottomarino di “Ponyo” e dal mondo del volo che ha ispirato lungometraggi come “Porco Rosso”, liberamente basato sul manga Hikōtei jidai dello stesso regista.
Inizialmente il museo dell’Academy avrebbe dovuto aprire nel 2017. A febbraio, durante la serata degli Oscar, Tom Hanks aveva annunciato una nuova data per il taglio del nastro: dicembre. Poi pero’ era scoppiata la pandemia, costringendo a un nuovo rinvio. L’avveniristico edificio disegnato da Piano sorge a poca distanza dal Lacma (Los Angeles County Museum of Art), il cui Resnick Pavilion e’ disegnato anche quello dall’architetto genovese. Nel progetto di Piano, le due anime dell’edificio flirtano tra loro, toccandosi appena, grazie a corridoi aerei che collegano l’ala storica, ricavata nella sede 1939 dei grandi magazzini May trasformati in spazi espositivi, e un “vascello volante” da cui si sale a un teatro da mille posti intitolato a David Geffen che in futuro dovrebbe ospitare la notte degli Oscar.
Fonte Ansa.it