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“Powerfull”, la “potente” mostra personale di Giampiero Malgioglio

Dal16 giugno fino al 25 giugno, presso Galleria SpazioCima

Partirà mercoledì 16 giugno, fino a venerdì 25 giugno, presso Galleria SpazioCima di Roma (via Ombrone 9), la mostra personale “Powerfull – L’estroflessione pop di un’idea dell’essere”, con le opere di Giampiero MalgioglioL’esposizione, a cura di Arianna Forni e organizzata da Roberta Cima, è a ingresso libero, visitabile da lunedì a giovedì, dalle 15:30 alle 19:30.

LE OPERE IN MOSTRA – Giampiero Malgioglio attinge alle grandi icone della cultura pop, ai grandi loghi del nostro vivere quotidiano, ai frutti del marketing globale: dalla mela di Apple al pipistrello di Batman, dalle bottiglie di Coca Cola all’italianissima Vespa. Le grandi immagini, le più potenti, dell’immaginario collettivo riprendono vita attraverso un nuovo punto di vista, che si avvicina allo spettatore in maniera prepotente e straordinaria, proponendo nuove emozioni e nuovi spunti di riflessione. Tanti i riferimenti anche al mondo dell’arte e della cultura, dalla Bambina con il palloncino di Banksy allo scatto di Iain Macmillan che immortala i Beatles ad Abbey Road, Liverpool.

LE PAROLE DELLA CURATRICE – “Siamo vittime del masochismo pubblicitario, degli spot ripetuti, degli slogan, dei jingle indimenticabili – spiega Arianna Forni nel suo testo critico – Tutto risuona nella mente, tutto ci plagia rendendoci una massa unica di individui simili. Ecco. Fermiamoci. Facciamolo davanti a quella “Apple”, alla “Coca Cola” o al suo “Batman”, osserviamo da fuori quell’icona che ci ha resi schiavi, solo così saremo in grado di recuperare la nostra capacità, umana, di discernere. Nessuno di noi potrà mai essere un supereroe, nessuno di noi potrà mai essere un brand, tutti noi, però, siamo in grado di distinguerci grazie alle nostre peculiarità. Attraverso le sue opere non vedremo solo la genialità tecnica con cui sono realizzate, bensì, la genialità intellettuale attraverso la quale ha creato la sua icona estrapolandola da quel continuum ripetuto, ancora e ancora. Il nostro futuro siamo noi, è la nostra concentrazione sull’unicità di ciò che siamo e, senza alcun dubbio, saremo”.

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