Da bambini attorno ai falò, da adulti circondati dai display, cercando stelle nel cielo e “star” per strada. Una vita spesa costantemente alla ricerca di luce che illumini la propria strada. Perché ogni individuo è protagonista di un appassionante cammino, lungo una vita, per attingere, laddove possibile, ad energie, ispirazione, forza e passione. Una richiesta di cui l’artista si fa promotore, cercando di veicolare un messaggio visionario che proponga fervore e calore. In questo modo anche il pittore romano Mauro De Luca, in questa mostra, cerca di portare alla luce segni e ritratti proponendo piccole stelle e grandi “starlette” che illuminano – o hanno illuminato – cielo e terra.
LA MOSTRA – Aprirà mercoledı̀ 6 ottobre (opening ore 17-21), visitabile sino a venerdı̀ 29, presso la Galleria SpazioCima di Roma (via Ombrone 9), la personale di Mauro De Luca “Stars & Starlettes”. L’esposizione, a cura di Roberta Cima, è a ingresso libero, visitabile da lunedì a giovedì, dalle 15:30 alle 19:30, venerdì e sabato visite su appuntamento. Tra le opere in mostra, i ritratti di star internazionali del calibro di Amy Winehouse, Marilyn Monroe e David Gilmour, affiancati ad altri dello spettacolo italiano, come Anna Magnani, Gigi Proietti, Alberto Sordi, Lucio Battisti e Monica Vitti. A questi si alternano, in una versione del tutto inedita, dipinti raffiguranti segni zodiacali e costellazioni.
LE OPERE DELL’ARTISTA – “Avere successo, visibilità è diventata l’ossessione dei nostri tempi soprattutto ora che la cosa è diventata alla portata di tutti attraverso i social – dichiara l’artista Mauro De Luca – Finiti i tempi dei grandi divi del cinema quando lo schermo luminoso al suo apparire ha avuto un impatto quasi sovrannaturale, coltiviamo piccoli o grandi sogni individuali armati dei nostri smartphone. Da tutti questi elementi e soprattutto dall’amicizia e collaborazione con l’artista Cristina Pensiero (coreografa, ballerina ed attrice) nasce questo gioco che a portato alla realizzazione di questa serie di dipinti che riecheggiano le Pin-Up anni ’50, dove le simbologie e i riferimenti ai segni zodiacali non sono classici e non in superficie, il tono è leggero, l’eclettismo e la smodata passione di unire alto e basso ha condito il tutto”.