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Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, Audi c’è!

 

Entro il 2025, Audi ridurrà del 30% le emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita delle proprie vetture. Bram Schot, CEO Audi: “Dobbiamo considerare l’intero ciclo di vita dei nostri prodotti”.

Audi e il Gruppo Volkswagen sono tra i primi costruttori ad aderire all’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Entro il 2025, la Casa dei quattro anelli ridurrà del 30% (rispetto al 2015) le emissioni di CO2 nell’intero ciclo di vita delle proprie vetture. Audi mira nel lungo termine a una mobilità totalmente sostenibile e a un bilancio carbon neutral di tutte le attività del Brand entro il 2050.

Audi potenzia ulteriormente l’impegno nello sviluppo dell’auto elettrica, caratterizzata dalla migliore impronta ecologica nell’intero ciclo di vita rispetto a tutti i sistemi di propulsione noti. Pioniere dell’offensiva elettrica dei quattro anelli è Audi e-tron, prima vettura a zero emissioni nella storia del brand, disponibile presso le Concessionarie dal primo trimestre 2019. Entro la fine di quest’anno, ad Audi e-tron si affiancherà nuova Audi e-tron Sportback, versione coupé del SUV elettrico. Seguiranno Audi e-tron GT, realizzata da Audi Sport GmbH, e Audi Q4 e-tron, presentata come concept al Salone di Ginevra 2019. Entro il 2025, la casa tedesca potrà contare su 30 modelli a elevata elettrificazione, dei quali 20 totalmente elettrici. Veicoli BEV che rappresenteranno il 40% delle vendite del Marchio.

Non solo tecnologia elettrica.

Parallelamente Audi prosegue nello sviluppo delle tecnologie Diesel, benzina e g-tron, con particolare attenzione all’ibridazione grazie alle soluzioni mild-hybrid (a 12 e 48 Volt) e plug-in hybrid. Con la nuova famiglia PHEV, Audi compie un ulteriore passo nell’elettrificazione della gamma. Entro la fine del 2019, ad Audi Q5 e A7 Sportback TFSI e si affiancheranno quattro ulteriori modelli plug-in.

“Ci siamo impegnati nel rispettare gli obiettivi definiti dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici – ha dichiarato Bram Schot, CEO Audi – e daremo il nostro contributo per contenere l’aumento della temperatura globale in meno di 2°C. Vogliamo diventare il costruttore premium carbon neutral per eccellenza. Questo significa considerare l’intero ciclo di vita dei nostri prodotti”.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2025, Audi ha definito un pacchetto di misure riguardanti l’intera filiera produttiva.

Decarbonizzare la filiera

Dato che in fase costruttiva le vetture elettriche richiedono un apporto energetico superiore alle auto tradizionali, Audi si è posta l’obiettivo di decarbonizzare la filiera. Dal 2018, la Casa organizza workshop con i propri partner per concordare misure efficaci. Ad esempio attingere a fonti energetiche rinnovabili, rendere possibile un ciclo di vita chiuso delle materie prime e attingere in misura crescente ai materiali riciclati. In aggiunta, Audi impone ai propri fornitori l’utilizzo d’energia “pulita” nella produzione delle batterie, il cui alloggiamento è oltretutto realizzato in alluminio sostenibile.

Stabilimenti a gestione carbon neutral

Oltre che sui fornitori, Audi si concentra sugli stabilimenti. Per raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2025, tutti i siti produttivi Audi dovranno virare verso una gestione carbon neutral. Pioniere a tal proposito è lo stabilimento di Bruxelles. L’impianto belga, dove dal 2018 viene realizzata Audi e-tron, è il primo sito al mondo con certificazione carbon neutral nel segmento Premium. Il sito utilizza energie rinnovabili (al 95%) o ricorre alla compensazione tramite progetti ambientali (al 5%) per le attività produttive e per la riduzione delle emissioni. L’azienda evita così d’immettere nell’atmosfera circa 40mila tonnellate di CO2 all’anno.

Il prossimo passo della strategia Audi consisterà nella conversione carbon neutral dell’impianto ungherese di Gyor. Entro la fine del 2019, verrà completato il parco a energia solare di 160 mila metri quadrati – il più grande impianto a tetto d’Europa – installato presso i centri logistici del sito magiaro. Grazie a una potenza massima di 12 megawatt, dal 2020 produrrà oltre 9,5 gigawattora d’energia all’anno, equivalenti al fabbisogno energetico di 5.000 famiglie.

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