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Addio cattivi in auto, arrivano “i Nasi”

ROMA – In azienda li chiamano “I Nasi”, perché la loro più grande qualità è quella di aver sviluppato un olfatto formidabile. Sia chiaro, non se ne vanno in giro a cercare tartufi: la loro funzione è molto importante, ossia quella di verificare la presenza di odori sgradevoli che alcuni materiali con cui vengono realizzati gli abitacoli delle auto potrebbero sprigionare. Se ad esempio la plastica della plancia ha un odore che non garba all’equipe dei Nasi, arrivederci e grazie, il fornitore o si adegua o verrà sostituito. Basta questo per capire come la qualità dell’aria all’interno dell’auto sia per Volvo un chiodo fisso quasi quanto la sicurezza. Ed è per questo che sulle Serie 90 e 60 basate sulla SPA (Architettura di prodotto Scalabile) ha debuttato recentemente una nuova tecnologia battezzata Advanced Air Cleaner e in grado di rendere pulita l’aria in auto prima ancora di mettersi in viaggio. In questi difficilissimi tempi di Covid19, una specie di benedizione. Tutto parte da un sensore magico, a sua volta attivato da un filtro a base di fibre sintetiche, in grado di rilevare i livelli di PM 2.5 all’interno dell’abitacolo. In Cina misurare tali livelli è diventata una prassi, e chi possiede una Volvo può addirittura confrontare la qualità dell’aria all’interno con quella all’esterno dell’auto. Tanto per chiarire: il PM 2.5 è quel valore che indica la quantità di polveri sottili presenti, praticamente il parametro maggiormente utilizzato.
Ma c’è di più. Tramite l’app per smartphone Volvo On Call si può anche programmare la pulizia dell’abitacolo prima di utilizzare l’auto. Fatto questo, l’app informa i conducenti sui livelli effettivi di PM 2.5, e a quel punto si sale in auto felici e contenti.  “Grazie alla nostra tecnologia Advanced Air Cleaner si può esser certi di respirare un’aria più pulita e salutare all’interno di una Volvo”, spiega Anders Löfvendahl, esperto tecnico di Volvo Cars specializzato in qualità dell’aria all’interno dell’abitacolo. “Crediamo che respirare aria pulita sia un bene per chi è a bordo, sia dal punto di vista della salute che della sicurezza, e per questo continueremo a spingerci sempre oltre in questo ambito”.
 

Fonte www.repubblica.it

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