ROMA – Chi non ha mai avuito qualche problema di visibilità con i tergicristalli? In questi casi, poter contare su una visibilità ottimale rientra nel pacchetto delle precauzioni necessarie per una guida sicura. In tal senso la tecnologia della Bosch ha sempre cercato di offrire il proprio sostegno nel mantenere pulito il parabrezza dei veicoli e con la nuova serie di tergicristalli Aerotwin ha raggiunto un livello ancora più elevato.
Grazie infatti alla presenza del nuovo adattatore AeroClip, aerodinamico e ottimizzato, i tecnici della Bosch sono riusciti ad aumentare la pressione di contatto del tergicristallo sul parabrezza, per evitare il sollevamento delle spazzole con il flusso d’aria. In questo modo è stato possibile ottenere una migliore pulizia anche a velocità più elevate e in caso di vento contrario. A questo vantaggio, il tergicristallo Aerotwin con adattatore AeroClip aggiunge l’impiego della gomma “Power Protection Plus” con rivestimento brevettato e formula che prolunga la sua durata grazie allo speciale additivo che rende la gomma della spazzola più resistente all’usura e agli agenti atmosferici.
E proprio per riconosciuta qualità del prodotto, sono già diverse le case automobilistiche che utilizzano questo tergicristallo come primo equipaggiamento delle vetture. Ovviamente, il tergicristallo evoluto con il nuovo adattatore aerodinamico è disponibile anche nell’aftermarket e nei prossimi mesi la Bosch continuerà ad ampliarne la disponibilità aggiungendo le versioni compatibili con altri tipi di veicoli.
“Come tutti i tergicristalli Aerotwin del mercato aftermarket, la spazzola è realizzata in gomma di lunga durata – spiegano al quartier generale – Grazie allo speciale additivo, la gomma della spazzola resiste agli agenti atmosferici come la radiazione ultravioletta e l’ozono ed è meno soggetta ad usura. Rispetto alle spazzole con gomma tradizionali, si crea una minore abrasione, così gli automobilisti possono contare più a lungo sulle prestazioni di tergitura ottimizzate di Aerotwin”. (maurilio rigo)
Fonte www.repubblica.it