ROMA – Va all’asta la Maserati di Renato Rascel. Si tratta della 3500 GT Coupé Touring, numero di telaio 101-080 che il famoso attore ritirò direttamente nella fabbrica di Modena il 18 aprile 1958, anno in cui la sua carriera era all’apice e la splendida 2+2 carrozzata Touring era al momento l’auto italiana di serie più lussuosa, e quindi anche di grande immagine.
Ora, a quasi 63 anni di distanza questo gioiello del Tridente torna sul mercato attraverso la casa di aste online Catawiki che l’ha proposta da alcuni giorni – dopo una attenta valutazione a Madrid, città in cui si trova – a partire da 120 mila euro, con termine delle offerte (arrivate a 180 mila euro) il 7 febbraio. La storia di questa auto è molto ben documentata così come raccontano – conservati all’interno della vecchia custodia in pelle con logo Maserati – tutti i manuali e documenti sul modello 3500 GT e quelli relativi in particolare all’esemplare ex Renato Rascel.
All’acquirente verranno consegnate, tra l’altro, anche le targhe francesi (l’auto ha oggi questa registrazione) e quelle originali italiane. Verniciata in una elegante combinazione cromatica di blu Ischia con interni rivestiti in pelle rossa, questa stessa 3500 GT venne usata dalla Maserati per scattare le fotografie impiegate per la pubblicità del marchio nel 1958.
L’auto messa all’asta da Catawiki era stata riscoperta all’inizio degli Anni Duemila in pessime condizioni ed è stata sottoposta in Italia ad un restauro completo tra il 2002 e il 2007 (come testimoniato nel rapporto fotografico che viene fornito con la vettura) preservando la piena originalità dell’auto ad eccezione della moquette.
Questa Maserati 3500 GT ha percorso poco più di 2.000 km dal restauro ed è stata esposta al Concours d’Elegance a Chantilly in Francia nel 2016 ed è stata premiata all’Autoretro Concours d’Elegance 2018 a Barcellona. Complessivamente della coupé Touring costruiti fra il 1958 e il 1964 circa 1402 esemplari.
Nata con la sigla interna Tipo 101, la 3500 GT è stata la prima Maserati costruita su larga scala e utilizzava un 6 cilindri in linea firmato da Giulio Alfieri che derivava dal 6 cilindri in linea bialbero della Maserati 350S da competizione. Nella versione definitiva la 3500 GT montava un 3,5 litri con basamento e testata in alluminio, camere di combustione emisferiche, distribuzione bialbero e due candele per cilindro.
L’alimentazione era fornita da 3 carburatori Weber 42 DCOE a doppio corpo per una potenza massima di 230 Cv.
Fonte www.repubblica.it