ROMA – Anche le concessionarie italiane si stanno adeguando alla transizione elettrica e già oggi due dealer su tre offrono nel proprio salone la possibilità di acquistare veicoli elettrificati. Questo e altri dati ancora emergono dallo studio effettuato da Fleet Magazine che ha preso in considerazione un campione di oltre 40 dealer di grandi (oltre 10.000 veicoli venduti), medie (tra i 5.000 e i 10.000) e piccole (sotto i 5.000) dimensioni, con una flotta complessiva di 450.000 veicoli e 312 sedi rappresentate. Tra le due alimentazioni considerate dallo studio, elettriche e ibride, risulta evidente una netta differenza.
Per il 41% dei concessionari intervistati, l’ibrido rappresenta meno del 5% sul totale vendite, per il 29% tra il 5% e il 10%, mentre per il 3% il range oscilla addirittura tra il 30% e il 50%. Con il riferimento alle auto elettriche questi numeri invece diventano decisamente meno significativi: il 32% del campione non ha ancora un’offerta di Ev negli showroom e per la maggioranza (65%), l’elettrico pesa per meno del 5% sulle vendite totali.
Per il futuro, la maggior parte dei concessionari prevede una crescita realistica dell’ibrido tra il 10% e il 30% nei prossimi 12 mesi, anche se alcuni dealer prevedono un raddoppio delle vendite (grazie al plug-in), mentre per l’elettrico puro la previsione è di una crescita marginale. Da segnalare poi che per la maggior parte dei concessionari intervistati (il 71%) la pandemia da Covid-19 non ha avuto ripercussioni negative sulle vendite di auto elettriche e ibride, con il 10% del campione che ha dichiarato come il processo di elettrificazione abbia subito un’accelerazione grazie alle crescenti richieste di Ev, Hev e Phev (grazie anche agli incentivi governativi). Anche l’impatto percepito sul post-vendita è risultato limitato e il 71% dei dealer ha dichiarato di aver proseguito nei progetti di adeguamento delle strutture in officina e di formazione dei tecnici.
Nell’analisi spicca poi l’importanza dell’installazione delle infrastrutture di ricarica, ritenuta oggi una delle sfide strategiche per i concessionari, tant’è che chi aveva avviato progetti non li ha abbandonati, e per alcuni si è registrata solo una breve interruzione nella fase di lockdown con ben il 91% dei dealer che non ha segnalato rallentamenti nell’elettrificazione o addirittura ha visto un’accelerazione. Sul fronte delle vendite delle vetture elettrificate, i concessionari si stanno organizzando in modo efficace e oltre due su tre (67%) hanno dato vita a un team di esperti dedicato a queste vetture, con l’87% organizzato con un parco demo ad hoc per le auto ibride (quasi totalmente assente per le elettriche). Secondo i concessionari intervistati il mezzo migliore per dimostrare l’efficacia delle auto elettrificate sono i test drive che permettono di far toccare con mano ai clienti le varie caratteristiche delle vetture. In aggiunta, il 40% del campione propone soluzioni innovative, come corsi di formazione per i driver, guide cartacee o video tutorial e anche per quanto riguarda la propria forza vendita non mancano i corsi di formazione (solo il 6% degli intervistati non li propone), come pure nel post-vendita con l’aggiornamento dei tecnici di officina. Nella gestione degli spazi di officina, solo il 35% dei dealer interpellati dispone di un’area service esclusiva per le auto elettriche e ibride, mentre la maggior parte può contare su un’unica area service condivisa, in cui si effettua anche la manutenzione delle auto elettriche e ibride. Infine, relativamente all’infrastruttura di ricarica, si registra un notevole incremento (soprattutto nel Nord Italia), con il 91% degli intervistati che dichiara di aver installato colonnine di ricarica presso il proprio store, mentre la stragrande maggioranza dei dealer non si occupa dell’installazione delle wall-box presso il cliente demandando il compito al provider di energia fornitore del servizio. (m.r.) Fonte www.repubblica.it