MILANO – J’accuse della Federconsumatori in vista dell’estate: secondo le prime stime dell’Osservatorio Nazionale gli italiani pronti a concedersi una vacanza saranno stabili rispetto al 2020 (quest’anno si attesterà al 42%). Ma per molti – un terzo – si tratterà di 3-5 giorni presso amici o parenti. La costante sembra essere il mezzo di trasporto: in molti sceglieranno infatti di viaggiare in auto, utilizzando la propria o noleggiandone una.
“Ed è per questo che lanciamo l’allarme sul caro autonoleggi: sono molti i cittadini che, in queste settimane, ci hammo segnalato gravi rincari sul fronte del noleggio di automobili presso aeroporti, stazioni e porti.
Così l’Osservatorio Nazionale ha deciso di avviare un monitoraggio dei costi, comparando le settimane 22-28 giugno, 16-22 luglio e 16-22 agosto, ed emergono fortissime differenze nei prezzi applicati. Mediamente, nella settimana di giugno, il noleggio di un’auto (berlina di media grandezza a benzina) costa – senza assicurazione supplementare e costi accessori – è 379,22 euro. La stessa auto, nella settimana centrale di luglio presa in esame, costa 736,73 euro, con un aumento del +84% rispetto a giugno. Ad agosto, infine, nella settimana dal 16 al 22, il costo per il noleggio ammonta mediamente a 706,95 euro, con un aumento pari al +77% rispetto a giugno. Guardando i dati nel dettaglio emerge che i costi più elevati vengono applicati a Bari, Palermo, Catania e Olbia. I rincari maggiori rispetto a giugno, si hanno presso le stazioni di Milano Centrale, Torino e l’aeroporto di Napoli a Luglio (con aumenti che raggiungono il +310%).
Anche rispetto allo scorso anno gli aumenti sono decisamente fuori controllo: ammontano mediamente al +45%, con picchi del +227% noleggiando l’auto nella settimana centrale di agosto. Per questo, alla luce di questi incredibili rincari, abbiamo inviato una segnalazione all’AGCM e all’ART, invitandole ad approfondire le dinamiche di tali costi e ad intervenire per fronteggiare le speculazioni in atto, come già avvenuto in occasione dei prezzi dei biglietti dei treni in occasione delle vacanze natalizie”.
Fin qui la Federconsumatori. Che rilancia e spiega un ulteriore pericolo: “I rincari, specialmente al Sud e nelle isole, risultano particolarmente gravi e intollerabili visti nell’ottica di una forte penalizzazione del turismo nel Belpaese: si rischiano così mete estere, approfittando anche di promozioni e sconti”. Questo il pensiero di Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori: “In questo momento delicato in cui il comparto turistico sta cercando di risollevarsi dopo un anno nero, politiche di prezzo simili risultano del tutto inconcepibili e controproducenti per tutti: cittadini e operatori del settore.”
Fonte www.repubblica.it